Esoscheletro di Comau riduce l’affaticamento muscolare degli operai

Dal 1965, quando fu prodotto il primo prototipo per utilizzo in ambito militare, ad oggi, gli esoscheletri si stanno diffondendo in modo sempre più ampio nel mondo della fabbrica, supportando l’operatore e migliorando la qualità del lavoro.

Secondo recenti dati di ABI Research, il potenziale richiesto dal mercato di riferimento sarebbe di 60 mila unità per tutte le tipologie di esoscheletro, con un tasso di crescita previsto di oltre il 50% dal 2019 al 2024. Una domanda che, guardando all’età media in aumento nei paesi industrializzati, potrebbe crescere ancora.

Le società specializzate più all’avanguardia proseguono con costanza l’attività di Ricerca&Sviluppo per rispondere alle esigenze del mercato. Tra queste anche Comau. Nell’ambito delle tecnologie robotiche indossabili (Wearable Robotics) che supportano gli operatori nelle attività lavorative, il fiore all’occhiello della società parte del Gruppo FCA è l’esoscheletro con tecnologia passiva MATE.

Progettato da Comau in collaborazione con gli operai per rispondere alle loro esigenze, l’esoscheletro non necessita di batterie o motori, ed è utilizzabile in numerosi settori, tra cui costruzioni, elettrodomestici, agricoltura, servizi e automotive. MATE garantisce un supporto posturale che segue i movimenti degli arti superiori, senza resistenza né disallineamento. Questo genera una riduzione del 30% dell’affaticamento dei muscoli principali della spalla.

Ai vantaggi per il lavoratore, come il miglioramento del comfort della postazione di lavoro, la riduzione dell’affaticamento muscolare e, di conseguenza, il miglioramento della qualità del lavoro svolto, si uniscono i benefici indiretti per l’intera società, a partire dalla tutela del benessere della forza lavoro da parte delle aziende.

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