Project Wing è il progetto di Google mirato a dare via nel 2017 al servizio di delivery tramite droni (a questo link l’articolo di Robotica.news dedicato all’annuncio della sua nascita).
In queste ore è stato reso noto il contenuto di un brevetto depositato da Big G, il primo dopo l’annuncio dello scorso novembre che suggerisce un aspetto concreto: la configurazione finale presenterà un box dotato di ruote, pensato per la gestione delle merci trasportate dai Google UAV.
La soluzione prova ad affrontare uno degli aspetti più complessi per il settore del delivery con i droni, unitamente all’obbligo di gestire dal punto di vista legale questa speciale attività di volo, e alla necessità di progettare le corrette infrastrutture per dar corpo al servizio: quello legato alla corretta consegna dei beni trasportati.
Il contenitore sarà equipaggiato con una specifica componentistica capace di interfacciarsi con il suo drone.
“Dialogo” smart tra box e drone
Il box sarà infatti in grado di ricevere la notifica dell’arrivo del “postino volante”, attivare un marker ad infrarossi per gestire la sua traiettoria e per concludere con successo le operazioni di consegna.
Quando sarà nei paraggi del box, il veicolo APR depositerà la merce nel contenitore che a quel punto sarà in grado di operare in modo autonomo grazie alle ruote. Raggiungendo così il punto più sicuro, individuato in precedenza, dell’abitazione del destinatario.
Questa soluzione dovrebbe anche impedire la sottrazione indebita degli oggetti. E si avvicina per certi aspetti alla proposta di Starship: la start up creata da Ahti Heinla (il “papa'” di Skype) che ha ideato il primo prototipo di un robot a guida autonoma (gestito da remoto) destinato alle consegne poggiando su ruote mobili.