L’androide-enologo potrebbe portare molti benefici per il settore: in particolare una razionalizzazione degli interventi a vantaggio dei costi aziendali e una maggiore cura per la conservazione dell’ecosistema, attraverso l’uso di prodotti mirati. La macchina, in modo autonomo attraverso il supporto del GPS per localizzazioni, è progettata per affrontare un percorso fra i filari monitorando lo stato vegetativo e idrico attraverso una serie di sensori molto sofisticati. E ancora: il colore delle viti e la loro qualità, per consentire una accuratata programmazione della vendemmia.
Le operazioni saranno gestibili dal viticoltore attraverso smartphone nel quale sarà inserita un’App specifica. La sensoristica comprende una telecamera a colori ad alta definizione e un sensore multispettro a fluorescenza. Il progetto, decisamente di alto livello tech, nasce grazie alla partnership tra un pool di società europee, tra cui la nostra Sivis, e i ricercatori di università spagnole, francesi e tedesche.