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Buche sulla strada? A breve ci penserà un robot

La start-up statunitense Addibots ha costruito un robot che sfruttando la tecnologia della stampa in 3D può dare un grande contributo alla manutenzione delle strade.
In questi due brevi video di Addibots vengono illustrati rispettivamente la progettazione del prototipo e le sue potenzialità

Non a caso il nome della start-up è l’acronimo contratto di Addictive Manufacturing Robots: robot per la manifattura additiva. L’obiettivo di Addibots, fondata da un ingegnere meccanico, è quello di automatizzare le attività per la manutenzione stradale, aumentando efficacia e livello di semplicità degli interventi.

Coprire buche e crepe ispirandosi all’inchiostro nei processi di stampa 3D

Sul piccolo androide è stata installata  una stampante 3D: la tecnologia, in particolare, può essere utilizzata sulle superfici stradali lisce. A oggi le dimostrazioni hanno riguardato i test su una pista da pattinaggio con cartucce di inchiostro e un serbatoio per l’acqua: come visto nel primo video, quando la macchina giunge in prossimità di una spaccatura nel ghiaccio, il liquido viene fatto uscire congelando in 0,7 secondi. In questo modo la crepa è coperta!
Il principio, dunque, è quello dell’utilizzo del liquido come  l’inchiostro nei processi di stampa tridimensionale: viene steso progressivamente sulla superficie per intervenire sulla pavimentazione.

I responsabili della start-up considerano il prototipo già a buon punto di configurazione, e l’obiettivo della messa in commercio dovrebbe essere la seconda parte dell’anno. In futuro, inoltre, la soluzione potrebbe integrare nei percorsi stradali i materiali conduttivi che permettono la trasmissione di energia elettrica.

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