Un robot che si alimenta a energia solare, in grado di riconoscere e raccogliere rifiuti urbani (per ora bottiglie di plastica e resti indifferenziati) per 12 ore, per poi ritornare a ricaricarsi al punto di partenza (un hub/panchina). Si chiama Pixies ed è stato costruito da 3 ingegneri di Roma. Il cui obiettivo dichiarato è quello di provare per dare inizio alla trasformazione urbana per far tornare a respirare le città.
Un robot, capace di unire Intelligenza Artificiale e robotica, realizzato interamente in plastica riciclata stampata in 3D, completamente autonomo. Si ricarica con l’energia solare ed è in grado di raccogliere e differenziare i rifiuti gettati nelle strade cittadine. Una volta esaurita la carica di 12 ore, il robottino rettangolare torna al punto di partenza, ovvero all’interno di una panchina.
Quest’ultima si configura come hub di ricarica per due Autonomous Mobile Robot (AMR), con capacità di 50 litri ciascuno, in grado di uscire nell’ambiente circostante e raccogliere i rifiuti seguendo dei percorsi prestabiliti.
I luoghi dove troveremo questi robot possono essere piazze o parchi, spazi per lo più aperti e poco trafficati, anche se grazie all’utilizzo della sensoristica avanzata viene facilitata la perfetta navigazione dei prototipi di Pixies in ambienti complessi come quelli urbani, evitando così sia ostacoli statici, sia dinamici.