Nel Foodom Robot Restaurant nella città di Foshan, nel sud della Cina, una fila di chef-robot aiutano i clienti a placare i loro timori legati all’infezione di Covid-19. Dopo che i clienti hanno effettuato il loro ordine via smartphone, gli chef robotici si attivano prontamente. Con un braccio che prepara fritture e un altro che aggiunge spezie, un robot completa un piatto come fatto in casa in pochi minuti. Un altro robot quindi consegna il piatto caldo al tavolo nella sala. E in tutto questo non interviene alcun cameriere in carne e ossa, così come riportato dall’agenzia Ansa che ha riportato il caso per l’Italia.
Il nuovo ristorante è diventato subito popolare, anche se le preoccupazioni per le infezioni da coronavirus persistono e continuano a incidere sull’attività di numerosi locali, così come sottolineano i numerosi media cinesi che si sono interessati al “fenomeno”.
Xie Lixian, il direttore del ristorante, afferma che avere un posto a sedere non è facile in questi giorni e le prenotazioni sono spesso necessarie. Per la festa del primo maggio di quest’anno, il ristorante ha ricevuto oltre 10.000 clienti, con un fatturato che in tre giorni ha superato i 530.000 yuan (circa 75.730 dollari). Anche la crescente domanda di servizi ‘contactless’ durante l’epidemia ha favorito nei ristoranti l’utilizzo dei robot, che in Cina stanno già aiutando il settore della ristorazione ad alta intensità di lavoro ad affrontare l’aumento dei costi del lavoro e a migliorare l’efficienza.
“L’epidemia sta accelerando l’automazione dell’industria della ristorazione. Per i ristoranti, i robot stanno diventando una necessità, non sono solo la ciliegina sulla torta“, spiega Bi Yalei, segretario generale della Shenzhen Robotics Association.
Anche prima dell’epidemia un numero crescente di ristoranti cinesi aveva iniziato ad abbracciare la robotica per risparmiare sui costi. Un rapporto pubblicato dalla China Cuisine Association dimostra che nel 2019 i costi del lavoro nel settore della ristorazione sono aumentati del 24,4%, superando altri costi operativi.
Zhang Tao, fondatore di PuduTech, un produttore di robot con sede a Shenzhen, spiega che l’azienda lo scorso anno ha venduto 5.000 set di robot per la consegna di piatti in ristoranti e hotel, anche alla grande catena di ristoranti di hotpot Haidilao, a Intercontinental Hotel e a Sheraton. Durante l’epidemia le vendite dell’azienda sono aumentate.
“Il coronavirus ha accelerato l’attuale tendenza all’automazione della ristorazione. I robot sono diventati una scelta ideale per i ristoratori perché da un lato possono ridurre i costi del lavoro e i rischi per la sicurezza alimentare e, dall’altro, la tecnologia è avanzata al punto da poter essere utilizzata nel settore della ristorazione“, ha detto Zhang.