Ha un cuore italiano la startup che ottimizza con l’IA il lavoro dei robot

Fondata a Hong Kong nel 2017, Motus Operandi è una startup caratterizzata dall’operato di un team internazionale guidato dall’italiano Marco Maritati (nel ruolo di Ceo). Dalla Cina – riporta un comunicato – opera il COO Kiel DiGiovanni, americano di seconda generazione ma anche lui dalle evidenti origini italiche.

La tecnologia sviluppata dalla startup – ideata da un team capitanato dall’ingegnere Vincenzo Cartelli – impiega soluzioni di Intelligenza Artificiale e cloud computing. Calcola il movimento dei bracci robotici nelle industrie, ottimizzandone i consumi energetici con riduzione anche del 40%, aumentando le prestazioni e la vita media dei robot. Con una drastica riduzione, quindi, dei costi per le industrie e dell’impatto ambientale.

In Motus Operandi ci concentriamo sul movimento intelligente dei bracci robotici nelle industrie manifatturiere.” – spiega Marco MaritatiNoi ottimizziamo il consumo energetico e la produttività, aumentando in questo modo la redditività delle applicazioni robotiche riducendo sensibilmente il costo delle operazioni. Siamo orgogliosi che la nostra tecnologia abbia anche un grande impatto ecologico, meno consumo vuol dire infatti ridurre le emissioni globali di CO2″.

 Le fabbriche contemporanee in cui si assemblano apparecchiature e prodotti di ogni genere sono altamente automatizzate, ma – ricorda il comunicato della startup –  consumano ogni anno miliardi di dollari di energia elettrica. Gli stabilimenti automobilistici, in particolare, hanno compreso da tempo questo problema e sono alla continua ricerca di una soluzione per ridurre il consumo di energia dei robot che operano nelle proprie catene di assemblaggio.

A questo, bisogna aggiungere che i robot odierni sono programmati manualmente con due obiettivi primari: essere precisi e portare a termine il lavoro il più rapidamente possibile.” – spiega Vincenzo Cartelli – “Queste macchine non sono programmate per ottimizzare le proprie prestazioni, con conseguenti costi operativi molto elevati. Fino ad oggi, non esisteva alcuno strumento di progettazione per aiutare gli ingegneri a generare percorsi perfetti. Motus Operandi risolve per la prima volta nel mondo questo problema. Abbiamo sviluppato una soluzione software che riduce efficacemente i costi operativi delle applicazioni robot. La nostra soluzione si ispira al movimento del braccio umano e può migliorare l’efficienza energetica di un robot del 40%, la sua velocità del 24% e le sua durata del 10%».

Motus Operandi ha già attirato l’attenzione di diversi colossi internazionali tra cui DaimlerSchneider Electrics e GM, oltre ad aver siglato un importante contratto di fornitura con un brand del calibro di Coca Cola.

Il mercato principale di Motus Operandi è l’industria automobilistica che ha di gran lunga il più alto grado di utilizzo dei robot.Offriamo soluzioni sia per le case automobilistiche che per i loro integratori di sistema, per aiutare a costruire la futura fabbrica 4.0.” – specifica Maritati – “Per capire come opera il nostro sistema di Intelligenza Artificiale in cloud, pensiamo ai navigatori per le auto. Questi sistemi trovano automaticamente il percorso migliore per farci viaggiare in maniera efficiente. La tecnologia di Motus fa lo stesso per i robot industriali, trova e genera automaticamente il percorso migliore per il movimento di un robot. Noi chiamiamo questa tecnologia: Smart Robot Motion.

Su 250 industrie cinesi contattate da Motus Operandi, 50 hanno dichiarato di essere interessate a una soluzione di Smart Robot Motion. Si tratta quindi di un settore in forte crescita, ma per continuare il proprio processo di espansione, la startup ha bisogno di raccogliere fondi. Per questo ha appena siglato un accordo con la piattaforma di Angels CrossFund, portale internazionale che raccoglie capitali da un nucleo di investitori asiatici ed europei accreditati unicamente tramite invito.

Crediamo che le potenzialità di questa startup siano formidabili ed è il motivo per cui l’abbiamo selezionata.” – racconta Benjamin Cardarelli, Ceo di CrossFund – “Siamo un portale diverso da tutti gli altri perché operiamo crossborder sui mercati emergenti e perché proponiamo le nostre emittenti solo a investitori selezionati che scegliamo con grande cura e che vengono presentati da altri business angels».

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