Dolomiti Robotics, startup specializzata in robotica collaborativa operativa negli spazi di Hub Innovazione Trentino a Povo, ha sviluppato una nuova tecnologia pensando alle esigenze del settore sanitario e ospedaliero. Ha progettato quindi dei carrelli robotizzati e intelligenti capaci di monitorare il movimento e favorire la riabilitazione. Questa idea, recentemente, è stata ulteriormente sviluppata e potenziata, spostandosi verso dei robot da impiegare negli stabilimenti produttivi e nei magazzini.
Oggi l’obiettivo della startup è quello di realizzare una piattaforma che permetta ai veicoli mobili e intelligenti di muoversi in modo autonomo in qualsiasi contesto, anche in presenza di ostacoli imprevisti e di persone in movimento, e di supportare al meglio l’attività umana subentrando al suo posto in caso di incarichi ripetitivi o particolarmente pesanti.
A formare la giovane impresa sono tre giovani informatici e ingegneri trentini, ovvero Fabiano Zenatti, Stefano Divan e Paolo Bevilacqua, i quali hanno lanciato la startup con la collaborazione e il supporto dei due professori Luigi Palopoli e Daniele Fondantelli, rispettivamente del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione e del Dipartimento di Ingegneria Industriale.
Quello che prospetta Dolomiti Robotics è quindi un passo importante per la trasformazione tecnologica delle imprese. I tre startupper stanno lavorando a degli algoritmi in grado di permettere un livello avanzato di interazione con l’essere umano. Di più: si mirerebbe persino a sviluppare dei robot in grado di predire parte del comportamento delle persone che lavorano al loro fianco.
Il livello finale di questo progetto prevede dunque l’intervento dei robot per rendere meno faticoso il lavoro dell’uomo, massimizzando la disposizione ergonomica dell’ambiente lavorativo nonché l’incremento della sicurezza negli ambienti promiscui dove veicoli tradizionali, automatici ed operatori umani collaborano.