Una flotta di droni si sta levando in volo per acquisire i dati necessari per richiedere il Superbonus 110% previsto dal Decreto Rilancio. Piccoli velivoli radiocomandati vengono infatti utilizzati da molti geometri, architetti e ingegneri per verificare, in maniera rapida ed economica, l’isolamento termico degli immobili, lo stato delle facciate degli edifici e la sicurezza delle strutture, utilizzando appositi sensori ottici e termici ad altissima risoluzione.
Il punto sull’utilizzo di queste nuove tecnologie per i rilievi edilizi è stato tra i temi affrontati nell’ultima puntata sul canale web “Roma Drone Webinar Channel” (RDWC), andata in onda giovedì 25 febbraio e intitolata “Droni e aerofotogrammetria. Nuove soluzioni per rilievi topografici, ispezioni strutturali e modellazione 3D”.
La tecnica dell’aerofotogrammetria tramite droni – è emerso dallo speciale di RDWC – vede l’utilizzo di fotocamere ad altissima precisione, di sensori multispettrali e di laser scanner 3D per ottenere modelli tridimensionali di un edificio, riuscendo anche a raggiungere aree difficilmente accessibili come tetti e coperture e a individuare crepe o danni a pareti e intonaci.
L’utilizzo sui droni di sofisticate termocamere a infrarossi consente inoltre di verificare l’efficienza energetica degli immobili, mettendo in evidenza eventuali problemi di isolamento termico oppure perdite e infiltrazioni d’aria o di acqua. Durante la prossima puntata di RDWC, diversi esperti e operatori del settore forniranno un aggiornamento sulle ultime tecnologie disponibili sul mercato, sia sul fronte dei droni professionali che della sensoristica e dei software per l’elaborazione dei dati, illustrando anche alcune case history di rilievi e ispezioni strutturali su edifici realizzati per acquisire le informazioni necessarie per richiedere il Superbonus 110%.
“Le ispezioni strutturali e termiche in ambito edilizio sono tra le applicazioni che si stanno maggiormente diffondendo, spinte in questo periodo soprattutto dalle importanti detrazioni previste dal Decreto Rilancio per gli interventi che aumentano l’efficienza energetica degli edifici, ne migliorano la struttura esterna o ne riducono il rischio sismico.” – ha spiegato Luciano Castro, direttore e conduttore di RDWC – “L’utilizzo dei droni, del resto, consente di effettuare i rilievi in tempi molto brevi e a costi ridotti, senza la necessità di allestire cantieri o ponteggi. Sul mercato sono già disponibili soluzioni tecnologiche di altissima precisione, oltre ad un’ampia community di aziende, geometri e tecnici che hanno acquisito le competenze per l’utilizzo dei droni e dei loro sensori per rilievi, ispezioni e modellazione 3D”.