“Ci assumiamo le nostre responsabilità…se non ci fossimo mossi l’incidente non sarebbe avvenuto… Detto ciò il nostro test driver ha pensato che il bus potesse rallentare o fermarsi per consentire l’immissione del traffico: c’era lo spazio per farlo”…
Il progetto della self driving car di Google procede verso il traguardo del 2020, l’ora X dell’avvio della produzione ufficiale a chiusura dei test nelle zone speciali di Mountain View. Test che possono comportare anche degli incidenti di percorso, come quello cui si riferisce la nota di Big G che vi abbiamo riportato in apertura.
Ma l’episodio segna a modo suo un momento topico perchè è la prima volta, in più di sei anni di test, che la tecnologia è responsabile di un sinistro avvenuto sulla strada. Ed è la prima volta che Google, nella sua relazione periodica cui è obbligata per legge, ammette la ” colpa”. Pure sottolineando di aver studiato a fondo la dinamica anche tramite simulatore per correggere gli algoritmi “responsabili” affinchè l’incidente non si ripeta.
La trasparenza e l’ammissione di colpa sono apprezzabili
Già, l’incidente… cosa è successo? Lo scorso 14 febbraio, in un’area test a Mountain View, una Google Car (prototipo rivisitato di una Lexus RX450h) ha urtato la fiancata di un bus durante l’immissione in una corsia.
Nessun ferito e solo piccoli danni per entrambi i veicoli. Ma analizzare l’accaduto risulta interessante, dal momento che Big G afferma che l’auto stava viaggiando ad una velocità bassa circa (3 Km/h) mentre il bus a 24 Km/h. La Google Car ha superato alcuni ostacoli lungo la carreggiata per fare il suo ingresso nella giusta corsia: il software e il conducente a bordo hanno previsto un rallentamento del bus ma così non è stato.
Insomma, parlare di co-responsabilità delle due parti non sarebbe fuori luogo. Ma per l’immagine di Google questo può essere un punto a favore in termini di trasparenza. Che poi la self driving car possa avere un reale futuro tra autostrade o vicoli, beh questo è tutto un altro discorso…un percorso ancora molto lungo e impegnativo.