Nello spazio virtuale catalano si esercita l’auto senza guida

Attenzione: se vi recate a Barcellona, città dove è nato il progetto, non cercate…un’area fisica! Sinthia City, per intenderci, non è un luogo reale come Mountain View dove Google, come in molti sapranno, sperimenta la sua self driving car.

Sinthia City è uno spazio virtuale sviluppato dal Computer Vision Center di Barcellona, con un particolare occhio di riguardo per le soluzioni di assistenza alla guida senza pilota.

Per realizzare la città virtuale sono stati utilizzate più di 213.400 immagini immagazzinate in un database e lavorate per ottenere il massimo della definizione. Il volume dei pixel generato e selezionato è stato poi incrociato con i dati del mondo reale per creare una più che plausibile dimensione virtuale.

Barcellona

Per ogni immagine sono stati sviluppati diversi punti di vista.  Gli sviluppatori catalani hanno anche realizzato una automobile robotica che si mette in moto all’interno di questo contesto virtuale riconoscendo tutto ciò è presente lungo il percorso: altri veicoli, alberi, pedoni, segnaletica.

Lo scopo del progetto, in definitiva, è quello di insegnare a “guidare” all’Intelligenza Artificiale che presidia il volante. “Mettere le auto robotiche nelle condizioni di riconoscere l’ambiente circostante è un grande passo in avanti per la guida autonoma. – ha affermato German Ros, responsabile del progetto spagnolo – Il nostro spazio virtuale aiuta a simulare nell’IA le stesse connessioni neuronali che gli umani utilizzano per interagire col ciò che li circonda“.

Per un ulteriore tocco di verosimiglianza sono state ricreate anche le molteplici condizioni climatiche: si passa dal sole alla pioggia scrosciante, via via che il tempo si snoda attraverso il passare delle ore, dall’alba alla notte.

 

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