Agenti segreti per monitorare la presenza di inquinanti
Una volta data ai robot la forma di un pesce, i ricercatori hanno inserito nanoparticelle di platino nella code per garantire la propulsione attraverso una reazione chimica se immerso in acqua ossigenata. Nanoparticelle ferrose nella testa permettono invece di controllare i piccoli robot applicando dei campi magnetici. Il resto del corpo può invece essere usato per inserire altre tipologie di materiali che possono essere ad esempio biomarcatori, se si vogliono usare i micropesci per monitorare la presenza di inquinanti, oppure farmaci da rilasciare su un obiettivo.
La grande innovazione e’ infine la possibilita’ di modificare i micropesci robot molto facilmente in base all’uso che se ne vuole fare. Ad esempio, il platino puo’ essere sostituito con altre particelle che reagiscono in liquidi differenti dall’acqua ossigenata, oppure si poccono creare minirobot con forme e strutture diverse.