Quanti margini di miglioramento possono avere le performance dei robot? Nei giorni scorsi Toyota ha pubblicato un video che mostra il suo robot che pulisce tavoli e altre superfici a specchio. Riuscendo anche a farsi un selfie!
Il motivo è stato spiegato dal colosso giapponese contestualmente alla pubblicazione del video: “La maggior parte dei robot è programmata per reagire agli oggetti e alle forme di fronte a loro” e non è in grado di distinguere tra un oggetto reale e il suo riflesso in uno specchio (o una superficie riflettente). Basterebbe un bicchiere o un tostapane lucido a impedire ai robot di svolgere correttamente i loro compiti. Come Toyota abbiamo sviluppato un nuovo metodo di addestramento che consente ai robot di percepire la geometria 3D della scena rilevando al contempo oggetti e superfici”.
Nel video – che segue qui sotto – il robot di Toyota osserva le forme di vari elementi in una casa, riconoscendo tutti i tipi di superfici lavabili e a specchio, come tavoli e banconi.
Max Bajracharya, vicepresidente del settore robotico di Toyota, ha dichiarato: “Formare i robot per capire come operare negli ambienti domestici pone sfide speciali. Le nostre case sono complesse e diverse tra loro, e anche dei piccoli compiti possono diventare delle grandi sfide”.