Arduino entra ufficialmente nel mondo dell’Internet of Things con due nuove schede di prototipazione con interessanti opzioni per la connettività, vero segno distintivo del fenomeno che si esplicita soprattutto (ma non solo) in ambito domestico: Arduino Primo e Arduino Primo Core sono state ufficialmente presentate al mercato in questi giorni dopo la “passarella” di maggio alla Maker Faire di San Francisco.
Non solo IoT, comunque, ma una proposta destinata anche a maker, developers e chiunque abbia il desiderio di applicarsi nello sviluppo di progetti innovativi.
Progettate per lavorare insieme, le due board dispongono nativamente di connettività con sensori a infrarossi e Bluetooth grazie a un chip fornito dalla neo partner Nordic Semiconductors. Mentre un secondo chip reca la connettività del Wi-Fi, anche se solo ad Arduino Primo. Ma in definitiva le due schede sono totalmente connesse, presentando a bordo funzionalità che in genere richiedevano l’aggiunta di moduli supplementari.
La differenza tra le due board risiede nelle dimensioni: la versione Primo è espandibile con shield integrativi e una porta MicroUSB. Si potrà programmare tramite l’ambiente di sviluppo Arduino Integrated Development Environment , ma anche con strumenti più potenti.
La Core è una micro scheda circolare che si attiva con una pila “a pastiglia”; si immette in una “carrier board” – la AlicePad – che irrora la connettività USB ricaricando le batterie della scheda Core.