RoDyMan

Il robot pizzaiolo simbolo della ricerca più avanzata

Si è tenuta ieri a Parma la prima edizione del Robot Forum, evento che ha riunito player del settore appartenenti al mondo accademico e industriale.

Il forum è partito dal più recente dato riguardante l’Italia, dove ogni 10.000 figure professionale ci sarebbero 155 robot. Statistica che pone l’Italia al secondo posto in Europa, dietro la sola Germania, e tra le prime dieci nazioni del mondo.

Per omaggiare al meglio questo quadro, con anche una “narrazione” concreta, è stato chiamato come ospite il professore Bruno Siciliano, esperto ricercatore del Dipartimento di Ingegneria dell’Università Federico II (Napoli). Siciliano è l’inventore di RoDyMan, il robot “pizzaiolo”, della cui sola ideazione vi avevamo dato notizia qui su Robotica.news nello scorso ottobre.

Tipologia di IA, il pizzaiolo 2.0 è oggi entrato in piena fase di sviluppo, come lo stesso ricercatore ha raccontato al forum di Parma: tra non molto il prototipo del più ampio progetto Robotic Dynamic Manipulation, sarà pronto a cimentarsi con l’arte della preparazione della pizza. Anche come “maestro”.

Non si tratta di sostituire i pizzaioli – ha spiegato Siciliano – perché RoDyMan vivrà nell’ambito della ricerca, svelandosi per scopi didattici. L’idea è quella di renderlo capace di modellare un pezzo di pasta per creare la classica forma di pizza, farcirla, e seguirla fino alla fase della cottura, incluso il ricorso alla pala“.

RoDyMan

Progetto di manipolazione dinamica degli oggetti a imitazione degli umani

RoDyMan, in definitiva,  rappresenta l’aspetto più immediato (e ” folcloristico”) del progetto Robotic Dynamic Manipulation, come detto, la cui tecnologia guarda più al teorico che al pratico. Studia infatti la capacità della IA di vedere, interpretare, riprodurre e ripetere i movimenti umani. Come avvenuto con RoDyMan che ha studiato il know how del celebre cuoco “a cinque stelle” Enzo Coccia, “vestito nell’occasione – ha detto Siciliano – con una suite biocinetica, attraverso la quale abbiamo registrato i suoi movimenti e di conseguenza le sue tecniche”.

Oltre alla pizza, il progetto riguarda dunque tutta la manipolazione dinamica di oggetti elastici,  tecnica che si fonda sulla sinergia tra una telecamera con un sensore a raggi infrarossi e sofisticati algoritmi. Il risultato è un androide che riproduce la percezione visiva e motoria di un umano.

L’obiettivo – ha chiosato Siciliano – è quello di configurare un robot capace di maneggiare materiali soggetti a manipolazioni, quindi sensibili al tatto. Una qualità che gli odierni robot industriali non hanno, e che potrebbe invece essere funzionale come applicazione in molti settori produttivi“.

Dunque non vedremo schiere di RoDyMan al lavoro nelle nostre pizzerie, ma il valore della sua operatività è di enorme importanza per il progetto.

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