Secondo i ricercatori dell’Università di Oxford, i risultati sono impressionanti. Quattordici dei 20 maggiori posti di lavoro – in termini di numero di lavoratori – hanno una probabilità del 50 per cento o più di essere svolti dai robot in un prossimo futuro. Dieci di questi hanno una probabilità superiore all’85 per cento; e in particolare i responsabili del servizio clienti, che hanno un 99 per cento di probabilità di essere sostituiti dagli androidi.
I ricercatori hanno dichiarato apertamente che “queste stime sono grezze e suscettibili di errore”, ma definiscono i risultati come “un’istantanea di ciò che le persone più attente pensano potrebbe essere il futuro.”
Lavori e robot
Delle prime 20 professioni, gli insegnanti di scuola elementare hanno meno probabilità di essere licenziati a favore dei robot. Altri posti di lavoro, ritenuti relativamente al sicuro dai robot, sono quelli in campo medico, come infermieri e medici assistenti, che hanno solo il 14,5 per cento probabilità di essere rilevati da un C-3POS.
Di seguito sono riportati i primi 20 posti di lavoro e per ciascuno la probabilità di essere sostituiti da robot in futuro.
Venditore al dettaglio – 92,3 per cento
Addetto alle casse – 97,1 per cento
Infermiere professionale – 14,5 per cento
Impiegati d’ufficio – 86,5 per cento
Camerieri di ristoranti – 93,7 per cento
Manager delle operations – 6,9 per cento
Segretari / assistenti amministrativi – 86,5 per cento
Preparatori di cibo (ad esempio dipendenti di fast food) – 93,7 per cento
Addetti alle pulizie – 66.3 per cento
Assistenti infermieri – 14.5 per cento
Addetti alla cura personale – 38,5 per cento
Autisti di mezzi pesanti e movimento terra – 78,6 per cento
Responsabili del servizio clienti – 99 per cento
Addetti al magazzino – 98 per cento
Assistenti insegnanti – 55,7 per cento
Addetti alla contabilità e revisione contabile – 97.6 per cento
Insegnanti di scuola elementare – 0,4 per cento
Responsabili del controllo qualità al dettaglio – 27,9 per cento
Operai dell’industria alimentare – 96.3 per cento
Lavoratori presso spedizionieri – 72,4 per cento