L’organizzazione di un grande evento sportivo rappresenta per il paese ospitante una eccezionale vetrina. L’occasione per mostrare al mondo la sua potenza, in termini di sviluppo e ricchezza raggiunti, capacità di gestione e organizzativa. Il mega evento in calendario per l’anno che sta per arrivare sono le Olimpiadi Invernali, e a ospitarle sarà la Corea del Sud. Più precisamente si tratta della XXIII edizione dei Giochi olimpici invernali che si svolgerà nella contea di Pyeongchang dal 9 al 25 febbraio. Ebbene, il tradizionale giro per le vie del paese della torcia olimpica è stata l’occasione che la Corea del Sud ha colto per mostrare al mondo i suoi progressi nel campo della robotica. Tra i 7500 tedofori che stanno percorrendo i circa 2000 chilometri di strade del paese del Sud Est asiatico ha infatti spiccato la presenza del robot umanoide Hubo.
Un tedoforo d’eccezione
Il robot ha avuto l’onore di portare la torcia per un breve tratto, circa 150 metri, nella città di Daejeon, che può essere considerata la sua città natale, dal momento che qui sorge il Korean advanced institute of science and technology (Kaist), il centro di ricerca dove l’umanoide è stato messo a punto. Hubo ha ricevuto la torcia dal professor Dennis Hong, direttore e fondatore del RoMeLa, Robotics & mechanisms laboratory dell’Università della California di Los Angeles (Usa), e dopo aver compiuto il breve tragitto fino a una parete di legno, dipinta in modo che sembrasse di mattoni, ha usato uno speciale trapano per perforare il muro e passare la torcia al suo creatore, il professor Oh Jun-ho. Il tutto non senza un piccolo incidente. Il robot è incespicato all’inizio del suo percorso, ma, aiutato a rialzarsi, si è ripreso brillantemente portando a termine il compito sotto lo sguardo sbalordito e ammirato dei tanti spettatori presenti, stupefatti dalle sue capacità. Ecco il video della Kbs News
Per la cronaca, dopo Hubo è entrato in scena un altro robot di recente sviluppo del Kaist: il professor Oh, infatti, ha poi consegnato la fiamma al robot a comando umano FX-2, un robot alto 2,45 metri e del peso di oltre 272 chilogrammi.
Hubo, un robot da premio
Alto circa 120 centimetri, pesante circa 80 chilogrammi e con struttura in alluminio, Hubo è in grado di compiere 65 passi al minuto ed è uno degli 85 robot che l’organizzazione olimpica sta utilizzando per tutta una serie di compiti, quali la sicurezza, i servizi di informazione e la manutenzione degli impianti dei Giochi invernali.
Si tratta infatti di un robot dalle tante risorse e capacità: può guidare un’automobile in autonomia, salire e scendere scale e muoversi senza alcun problema anche su macerie e terreni scoscesi e malfermi, rimuovere ostacoli, aprire porte o bocchettoni. Doti che lo scorso anno gli sono valse il primo premio da 2 milioni di dollari al Darpa Robots Challenge, in California, un concorso promosso dall’Agenzia del dipartimento della Difesa americana, superando una serie di sfide pensate per valutare dove la macchina è in grado di sostituire l’uomo in situazioni difficili: ad esempio, sul luoghi di disastri, cantieri pericolosi, situazioni estreme, dove le carte vincenti sono quelle dell’affidabilità e dell’adattabilità.