Energia solare e IA: pronta a salpare da Plymouth la prima barca robot

Promare – una ong britannica impegnata nella ricerca oceanografica – ha presentato la prima “barca robot”, pronta a mettersi in moto entro fine anno. Alimentata dall’Intelligenza Artificiale e dall’energia del sole, la Mayflower Autonomous Ship sarà in grado di trascorrere lunghi periodi in mare, raccogliendo dati a vantaggio della ricerca marina.

Promare ha collaborato con IBM al fine di creare questo mezzo tecnologico che nel nome ricorda la nave inglese che nel 1620 portò i primi pellegrini in America. Uguale anche il porto di partenza: quattrocento anni dopo, un’altra Mayflower è dunque destinata a levare l’ancora dal porto britannico di Plymouth.

Tecnicamente, la nave di Promare si presenta come un Usv (Unmanned surface vehicle), lungo 15 metri, della stazza di 5 tonnellate, e spinto da una combinazione di energia eolica e fotovoltaica (con un motore diesel a bordo soltanto per funzioni di backup).

Utilizzando un nuovo e innovativo “AI Captain”, costruito dagli ingegneri di Promare usando l’Intelligenza Artificiale IBM, la barca può identificare ed evitare i pericoli durante la navigazione. I ricercatori stanno inoltre sperimentando nuovi approcci basati sull’IA per la raccolta e l’analisi di campioni e dati oceanici.

In futuro le imbarcazioni da ricerca autonome, insieme a droni e sommergibili, potrebbero trascorrere fino a sei mesi in mare, generando dati ogni giorno e lavorando con oceanografi ed esperti che si potranno concentrare sull’interpretazione dei dati piuttosto che sulla raccolta degli stessi

 

 

 

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