Iot robot

Due nuove piattaforme per il dialogo uomo-macchina

L’esplosione dell’IoT (Internet of Things) non rappresenta solo un fenomeno per le abitudini delle persone o, addiritura, un abbozzo di “rivoluzione culturale” (se farà breccia nella massa) propugnata dai cosiddetti geek per una connettività sempre più efficace. A oggi rappresenta soprattutto una grande chance per le imprese interessate al dialogo virtuale, ma concreto al tempo stesso, tra utente e macchine, o tra gli stessi apparati tecnologici. Le vendite, del resto, danno impulso alla rivoluzione …

In tale scenario si pongono due nuove soluzioni di recente immissione sul mercato. La prima è Mix, innovativa piattaforma della Nuance Communications, multinazionale statunitense di sviluppo software. Si tratta di un toolkit che gli addetti  possono gestire per approntare un’applicazione di riconoscimento e comprensione vocale in pochi minuti. A supporto dell’idea, nel corso dell’evento di presentazione Nuance ha fatto una simulazione del funzionamento della soluzione, chiedendo a un robot di ritrovare un gatto in un contesto domestico! Con quesiti tipo “sotto al divano?“, “dietro le tende?“. Esperimento riuscito grazie alle API di Nuance (vale a dire application programming interface, l’interfaccia di programmazione di un’applicazione).

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L’idea di base, in definitiva, è quella di consentire agli sviluppatori di imitare nel miglior modo possibile le modalità con le quali le persone parlano tra loro, applicandole ai dispositivi smart come  i robot domestici.

La piattaforma Houndify realizzata dalla società SoundHound, si muove sullo stesso terreno. L’applicazione di assistenza virtuale di riferimento si chiama Hound. Sempre grazie alle API, è possibile formulare domande complesse a Hound su svariati argomenti: dal costo dei mutui alla ricerca di un hotel per un viaggio all’estero! Nessuna operazione da remoto dunque, tra tasti, menu”, ecc. Bensì si può formulare una domanda a Hound come se fosse un normale interlocutore umano.

Vogliamo sviluppare soluzioni di interfacce agili e più efficaci, idonee all’interazione vocale per un numero sempre più alto di dispositivi”, ha affermato Keyvan Mohajer, amministratore delegato di SoundHound.

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