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Droni made in Italy all’assalto dei mercati internazionali

Il tema al centro del nuovo appuntamento di “Roma Drone Conference”, in programma il 23 marzo dalle 9 nella consueta location della Link Campus University, è l’utilizzo degli APR nel campo della tutela dell’ordine e degli interventi della Protezione Civile. Ulteriori informazioni, per l’iscrizione gratuita alla sessione e per raggiungere la location capitolina, sul portale dedicato www.romadrone.it.

Se in Italia il comparto dei mini velivoli radiocomandati per usi ludici o professionali sembra condizionato dalle limitazioni normative, quello dei grandi droni per scopi istituzionali è connotato da un grande fermento. Molte aziende aeronautiche italiane sono infatte impegnate nello sviluppo di UAV molto sofisticati, che stanno suscitando interesse in tutto il mondo.

Tre esempi: il P.1 HH “HammerHead” della Piaggio è un APR derivato dal bimotore executive “P.180 Avanti” ed è in grado di svolgere missioni di ricognizione e sorveglianza (otto prototipi sono stati venduti all’esecito degli Emirati Arabi).

Roma Drone

Il “Targus” della nostra Tecnam è basato sulla struttura del del bimotore “P2006T” ed è stato sperimentato con successo dalla Guardia Civile Spagnola. L’”SD-150 Hero”, infine, è stato sviluppato dalla Sistemi Dinamici. Ha la struttura di un mini elicottero: la Croce Rossa Italiana ha un accordo per la sperimentazione del modello, pensato per operazioni in situazioni di emergenza e catastrofi nel mondo.

Nel corso della conferenza saranno presentate le attività  per l’impiego di droni da parte della Polizia di Stato, Esercito, Forestale e Aeronautica Militare, sul fronte sicurezza. Da parte della Protezione Civile e della Croce Rossa Italiana su quello dell’assistenza. Protagoniste del dibattito anche società specializzate come, tra le altre, Nimbus e Virtual Robotix Italia.

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