Le autorità di Parigi hanno deciso una serie di provvedimenti per controllare e punire l’eccesso di velocità e gli altri comportamenti scorretti e pericolosi degli automobilisti, tra cui il ricorso ai droni.
Venerdì scorso presso la sede della presidenza del consiglio dei ministri francese, si è riunito il Comitato interministeriale per la sicurezza stradale. Al termine, il primo ministro Manuel Valls ha annunciato la decisione di varare 22 misure per contrastare l’aumento in atto degli incidenti e della mortalità sulle strade (nel 2014 le vittime di incidenti stradali sono state 3.384, che equivalgono al 3,5% in più rispetto al 2013).
Oltre all’aumento delle postazioni di rilevamento della velocità dei veicoli c’è dunque anche quella del ricorso ai droni, per sostituire l’impiego degli elicotteri, che hanno costi d’uso molto elevati.
L’attenzione è posta soprattutto alla velocità, considerata responsabile dell’aumento delle vittime. Quanto ai dati statistici che segnalano una tendenza all’aumento dei decessi a causa di incidente stradale, va registrato che il periodo peggiore è l’estate. Nel luglio di quest’anno le vittime in Francia sono state 335, cioè il 9,5% in più rispetto al l’agosto del 2014, e peggio ancora era andata a luglio, con 360 morti, cioè il 19,2% in più.
Droni, privacy e discrezione: diventerà un tormentone delle strade francesi?
Valls non ha precisato quanti droni verranno adottati dalle forze di polizia, limitandosi a dire che i nuovi velivoli-teleoperatori saranno sperimentati per l’attività di controllo del traffico, e che proprio per la natura di questi strumenti il tutto potrà avvenire con la massima discrezione.
I droni verranno trasportati all’intero di apposite camionette e saranno poi liberati in aria, sostituendo di fatto i più costosi elicotteri. Il comitato ha stabilito inoltre di aumentare il numero dei radar mobili (saranno 250 entro il 2016) e dei Coyote, ovvero gli apparecchi da sistemare all’interno di automobili civetta. Entro il 2018 salirà poi il numero degli autovelox fissi e dei cosiddetti falsi autovelox, presenti anche in Italia, il cui apparato consiste esclusivamente nel vistoso guscio posizionato a bordo strada.