Avevamo dato notizia qui su Robotica.news dell’evento previsto il 20 gennaio nell’ambito di “Roma Drone Conference”, il ciclo di incontri sull’utilizzo professionale dei droni. Il talk “Droni e telerilevamento” si riprometteva di fare il punto sulle innovative tecnologie che possono essere utilizzate per affrontare l’emergenza inquinamento.
Tra le novità più interessanti emerse nell’incontro spicca sicuramente il progetto di drone multirotore configurato per analizzare la qualità dell’aria, realizzato dalla Drone Service. Questa è una struttura di ricerca specializzata in riprese aeree e rilevamenti con gli APR.
Nel video che segue, presentato dalla società, possiamo apprezzare l’attività del drone, equipaggiato di una sorta di micro laboratorio preposto alla rilevazione dell’aria
Il prototipo, oggi nella sua ultima fase di sviluppo, potrà misurare la presenza di agenti inquinanti di ogni tipo (naturali, industriali, chimici, ecc.) Lo farà disponendo di cinque sensori intercambiabili a seconda degli elementi al vaglio (anidride carbonica, acido solfidrico, anidride solforosa, metano, e così via). Il drone sarà collegato costantemente con una postazione che raccoglierà le informazioni e i dati recuperati in tempo reale.
Nello specifico, i dati vengono salvati su una memoria onboard per essere inviati a chi controlla da remoto. Se lo specialista dalla postazione dovesse poi identificare delle aree particolarmente soggette a inquinamento (impianti industriali o discariche per esempio), da remoto l’UAV della Drone Service riceverà l’ordine di deviare la sua traettoria verso la zona indicata per catturare gli agenti da consegnare alle analisi di laboratorio.