Disney brevetta il robot che abbraccia i bambini

Regalare ai piccoli fan un mare di coccole. È questo il possibile destino per una nuova famiglia di robot alla quale sta lavorando Disney. Il colosso dell’intrattenimento ha infatti depositato un brevetto per la costruzione di robot umanoidi dal corpo morbido pensati per abbracciare i bambini. Lo scopo è di rendere più “tenera” e affettuosa l’interazione fisica uomo-macchina, come del resto spiega chiaramente il nome stesso del brevetto: Robot dal corpo morbido per l’interazione fisica con gli essere umani.

Il brevetto però non fornisce moltissimi dettagli, descrivendo i robot in questione come macchine modulari e interattive con la maggior parte delle componenti rigide, con l’eccezione di alcune parti vuote che vengono riempite con fluidi o del gas e dotate di membrane flessibili e di sensori di pressione, che serviranno a rendere i movimenti più armoniosi e le operazioni più delicate. In questo modo il robot sarebbe in grado di percepire la pressione su ciascuna camera e regolare la quantità di gas o fluido da farvi confluire per rispondere all’abbraccio di un bambino o a un urto accidentale.

Priorità sicurezza

Disney, inoltre, ha comunicato di aver effettuato già i primi test con pieno successo, utilizzando prototipi che hanno abbracciato i bambini in totale sicurezza. E proprio questo rappresenta il punto sul quale si è focalizzata la ricerca, in quanto il sistema che si sta sviluppando deve garantire che il robot interagendo non faccia in alcun modo del male alla persona, aspetto ancora più delicato trattandosi di bambini.

A questo scopo nel brevetto vengono descritti i problemi comunemente riscontrati in precedenti interazioni robot-umani e la difficoltà di garantire interazioni sicure con robot umanoidi o altre macchine con movimenti controllati. Non a caso si accenna anche alla possibilità di realizzare robot capaci di rispondere alle carezze e dotati di pelli morbide equipaggiate di sensori, anche se non sembrerebbe questo l’approccio scelto dall’azienda perché comporterebbe un eccessivo grado di complessità e di una dotazione elettronica avanzatissima, mentre l’obiettivo è di realizzare robot “coccoloni”, in grado di muoversi e interagire, ma a un prezzo comunque alla portata.

Quale livello di autonomia?

Il progetto, al quale dal 2014 lavorano Alexander Alspach, Joohyung Kim e Katsu Yamane del Disney Research di Pittsburgh, prevede in linea generale che il robot abbia un corpo di forma cilindrica, arrotondato nella parte esterna come una ciambella, lasciando aperte tutta la gamma di possibili variazioni su tale concetto di base, ricordando, insomma, la forma del soft-robot Baymax (che vediamo nella foto in apertura) del film Disney Big Hero 6.

Disney 1

Alcuni di questi robot potrebbero finire a lavorare nei interno dei parchi tematici Disney di tutto il mondo, dove andrebbero a incrementare l’esercito di attori umani che interpretano i personaggi delle animazioni tanto amati dai bambini, sebbene tale impiego è solo accennato nella documentazione del brevetto. Così come non è chiarito il livello di automazione che le macchine dovrebbero avare: al di là di ciò che è attivato automaticamente dai sensori di pressione, nel progetto si dice solo che il robot è controllato da un “controllore”, ma non si specifica se questo sia esclusivamente elettronico o se sia richiesta una supervisione umana.

Prev Post

Casa pronta in 24 ore con la stampa 3d

Next Post

Selfception insegna ai robot a riconoscere il proprio corpo

Read next