Cina robot

Dati, cifre e prospettive: la Cina rilancia forte sulla robotica

Un progetto quinquennale dedicato allo sviluppo della robotica in Cina è stato pubblicato lo scorso 6 aprile scorso dal Ministero delle Finanze e dalla National Development and Reform Commission (NDRC).

In un momento storico in cui nel dibattito quotidiano nazionale i cinesi si interrogano sugli effetti dell’integrazione uomo-macchina (con androidi-camerieri che a Guangzhou vengono licenziati per inneficenza), l’iniziativa del governo si pone come obiettivo quello di compiere entro i prossimi cinque anni importanti progressi per la qualità e la competitività delle soluzioni robotiche. Solo il tempo potrà dire se trattasi di azzardo o lungimiranza. Va anche detto che bot-camerieri a parte, arrivano dalla Cina anche notizie positive riguardo all’integrazione degli umanoidi.

Del resto il piano di sviluppo vuole investire soprattutto la robotica industriale. Mercato che  secondo recenti dati di settore vede la Cina pagare dazio rispetto alla produzione di paesi come la Corea del sud, il Giappone, gli Stati Uniti e la Germania.

La Siasun Robot & Automation Co., operativa dal 2015 a Shenyang, è un’azienda di Stato che vende un migliaio di robot all’anno per ambiti come l’elettronica, l’alimentare e il farmaceutico.

SOS invecchiamento popolazione: spinta per la robotica

Ma in generale oggi il mercato cinese è caratterizzato da bassa produttività: nel 2013 diecimila lavoratori erano in grado di produrre 30 robot industriali. Vale a dire meno della metà della media dei principali paesi produttori.

E non solo: l’invecchiamento della popolazione cinese, che significa soprattutto diminuzione di manodopera, ha spinto il governo di Pechino a rompere gli indugi e a realizzare l’ambizioso piano di sviluppo per un mondo del lavoro sempre più automatizzato.

monaco robot Xian'er

Chissà cosa penserà dell’iniziativa il monaco robot Xian’er venerato come un simile umano nel tempio pechinese di Longquan. Vestito di tonaca gialla e alto 60 cm, Xian’er intrattiene i visitatori del tempio con concetti basici sul buddismo. Ma i più concordano con Xianfan, il maestro del tempio che ha fortemente voluto quella che sembra una bizzarria: Xian’er può avvicinare la gente alla cultura buddista.

Forse un aspetto non previsto nel quinquennale piano di sviluppo governativo…

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