fuel drone

Dall’Inghilterra il drone con combustibile che non va in panne

La società inglese Intelligent Energy ha ideato un drone capace di volare per 2 ore, bypassando in gran parte quello che è considerato il problema principe dei velivoli da remoto: la ridotta autonomia di volo.

Per farlo Intelligent Energy ha puntato sull’alimentazione tramite celle a combustibile (fuel cell). Suscitando l’attenzione dei media inglesi, anche generalisti, a partire dall’autorevole e storica BBC. In questo video nel network possiamo ammirare l’attività del prototipo di drone fuel cell

https://www.youtube.com/watch?v=JrtH2NgOqy8

Come visto nel video, il serbatoio di idrogeno è installato nel comparto inferiore del drone. Le due celle a combustibile sono invece posizionate nella parte superiore. Accoppiando l’idrogeno con l’ossigeno recuperato si producono elettroni per generare corrente destinata ad alimentare l’APR.

In questo modo l’autonomia del velivolo può arrivare e fino anche a 2 ore. Questo malgrado il maggior peso richiesto per la soluzione fuel cell, pari a poco meno di 1,5 kg. Ma i vantaggi sono superiori alle possibili problematiche generate dal peso, che reclamano giusto uno scrupolo maggiore nei test della produzione: la maggiore autonomia, in particolare, riduce nettamente i costi sviluppati dall’impiego degli APR in ambiti professionali.

Come ambiti operativi privilegiati, Intelligent Energy punta sull’agricoltura e sui settori gas e combustibili. Le prime soluzioni con le celle a combustibile saranno disponibili entro il 2017 per il mercato dei  professionisti. Per quello consumer occorrerà invece un arco temporale superiore.

Per inciso, nei mesi scorsi sono filtrate indiscrezioni secondo le quali Apple starebbe collaborando con Intelligent Energy per consegnare ai suoi tablet e smartphone le feature ad hoc per essere operativi per circa una settimana senza ricarica.

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