E’ un androide, ma per muoversi seguendo l’orientamento avvia un sistema di navigazione assimilabile a quello utilizzato dal cervello umano. E’ stato sviluppato dalla A Star di Singapore (Agenzia per la Scienza Tecnologia e Ricerca) ed è stato presentato nella Conferenza internazionale sull’IA. La ricerca è stata pubblicata su Proceedings of the Twenty-Ninth AAAI Conference on Artificial Intelligence.
Le stimolazioni all’orientamento nel cervello umano provengono da due tipologie di cellule: quelle di “posizione”, che si attivano quando si riconosce un luogo conosciuto, e quelle a “griglia”, relativa a una posizione ricercata guardando una mappa. Uno schema simile è stato realizzato dai ricercatori della A Star in un robot, grazie ad un software e un algoritmo che imitano l’attività delle cellule dell’orientamento umano.
Ricostruire una mappa “neurologica”
L’androide ha provato a orientarsi in una stanza chiusa di 35 metri quadrati, e assimilando input visivi è riuscito infine a trovare punti di riferimento utili per ricostruire la mappatura dell’ambiente circostante, riconoscendo tutte quelle zone visitate più volte.
Il sistema di navigazione informatico si ispira a quello dei marinai, come sostiene il coordinatore dei ricercatori Miaolong Yuan: “quella tipologia di navigazione attraverso la localizzazione di movimenti è importante per trovare una strada in luoghi non conosciuti. Le mappe cognitive sostengono il robot se si perde perché forniscono una descrizione globale dell’ambiente e gli consentono di localizzarsi“.
La A Star è recentemente stata associata all’Italia grazie alla collaborazione con l’Istituto Italiano di tecnologia (Iit) per la realizzazione di un robot elettrico destinato ad ambiti bellici e in operazioni di ricerca e soccorso.