COTSbot, realizzato dalla Queensland University of Technology, è un robot in grado di individuare e uccidere autonomamente le stelle marine della specie che sta minacciando da tempo le barriere coralline. Le cosiddette COTS sono una specie molto invasiva che si nutre di coralli e costituisce una seria minaccia per la Grande Barriera corallina australiana. Sono dotate di grandi aculei velenosi e secondo l’Università del Queensland sono responsabili del declino di circa il 40% dei coralli dell’area.
Dopo i primi test condotti nella Moreton Bay di Brisbane, l’automa sta per cominciare la fase sperimentale nella Barriera. COTSbot – da crown-of-thorns starfish – è dotato di un sistema di telecamere stereoscopiche per capire a quale profondità si trova, di sensori GPS e di cinque propulsori per mantenere la stabilità. Ma soprattutto, di un braccio robotico pneumatico per effettuare un’iniezione letale a questa specie distruttiva. Una volta che il robot ha abbattuto il grosso di una colonia di stelle marine, intervengono gli umani a eliminare eventuali esemplari sopravvissuti.
Grazie a un training di riconoscimento fotografico durato sei mesi, il robot può individuare le COTS a colpo sicuro senza rischiare di consegnare il suo componente letale alla specie sbagliata.
Iniezione letale a colpo sicuro e immagazzinamento nella memoria
“Nei prossimi cinque mesi – spiega alla Bbc il creatore del dispositivo Matthew Dunbabin – puntiamo ad aumentare progressivamente il livello di autonomia del robot. La tecnologia si basa su due componenti chiave: un sistema di riconoscimento per immagini e uno di ‘learning machine’. Se il robot non e’ sicuro che quella che ha davanti e’ una stella marina ‘target’ ne scatta una foto e la invia in superficie: l’immagine viene visionata da un essere umano che dà o meno l’ok per l’abbattimento. In seguito COTSbot e’ in grado di salvare questa risposta nella sua memoria per non dover piu’ chiedere la stessa cosa“.