E’ un quadricottero equipaggiato con una videocamera a 360 gradi che registra in alta definizione, in formato 4K. Il velivolo a remoto prodotto dalla cinese Xiaomi, denominato Mi Drone, è in grado di volare per sessioni di circa mezz’ora in un raggio di 3 chilometri. Dallo smartphone, inseribile nella struttura di controllo dell’utente, si potrà vedere in diretta quello che il drone sta riprendendo.
Con l’impegnativo soprannome di “Apple della Cina”, Xiaomi si è creata un volume d’affari di tutto rispetto nel mercato degli smartphone, sia pure con la vendita solo in patria. Con l’esordio nel settore dei droni la società mira a uscire dai confini nazionali. Anche per questo, pur creando un prototipo tecnologicamente interessante, Xiaomi ha fissato un prezzo abbastanza popolare, vale a dire 400 euro. In una nota aziendale, del resto, si evoca la “democratizzazione della tecnologia”!
Struttura modulare per facili sostituzioni delle componenti
A luglio si concluderrà la fase test, e dall’autunno dovrebbe iniziare la distribuzione prima in Cina e poi gradualmente nei principali mercati mondiali. A livello produttivo Xiaomi si avvale del know how della cinese Flymi, specializzata in droni.
Oltre a quelle descritte in apertura, Mi Drone presenta un’altra importante feature: il velivolo è “modulare”. Questo significa che l’utente potrà sostituire separatamente, in caso di avarie o problemi, i moduli della fotocamera, dei rotori, e dell’apparato di alimentazione.
A proposito di tecnologia accessibile ai più: nei prossimi giorni Xiaomi lancerà una campagna di crowdfunding per finanziare una variante ancora più economica del drone. Questa versione denominata Mi Home costerà circa 340 euro e avrà semplicemente una risoluzione della videocamera meno impattante.