E’ considerato uno dei gioielli mondiali della ricerca tecnologica avanzata. E una conferma è arrivata in queste ore: due progettisti del Malaysian Institute of Marine Engineering Technology (Mimet), divisione della Università di Kuala Lumpur, hanno ricostruito per un ragazzo di 16 anni malese, con la tecnica robotica, un arto amputato!
Wan Abdul Halim Wan Soor non ha nascosto la sua comprensibile gioia: “Si è avverato un sogno; una gioia che voglio condividere con tutti i miei amici che mi hanno sostenuto nelle difficoltà. Ho un braccio robotico!“. Gli ha fatto eco sua madre, Rohaini Darus: “Mio figlio è un ragazzo molto vivace e pieno di iniziative e voglia di vivere nonostante il suo handicap; con questo efficace supporto le cose per lui ora andranno anche meglio”.
Muhd Khirul Alif Muhammad e J. Kirupa Sankar sono i due ingegneri che hanno realizzato la soluzione, andando in definitiva a sviluppare un dispositivo robotico caratterizzato da articolazioni per il gomito e per le dita. Una configurazione che consentirà a Wan Abdul Halim di vivere una vita normale, svolgendo attività che sarebbe stato impossibile ipotizzare con le protesi tradizionali.
E il vero vanto per l’istituto di Kuala Lampur consiste nell’essere riusciti a contenere i costi di produzione: i due progettisti hanno infatti speso solo poco più di 700 dollari! Per una procedura di assemblaggio complessa e tecnologica. A dimostrazione che sono superati i tempi in cui una tecnologia simile richiedeva migliaia di dollari. Anche se non c’è prezzo per la gioia che hanno trasmesso a Wan Abdul e alla sua famiglia.