In Australia arrivano i droni postini

Che cosa pensereste se, al posto del signore con pettorina gialla e blu, un giorno a consegnarvi la posta fosse un drone? Be’ se tale situazione per noi italiani attualmente è concepibile sono in un racconto di fantascienza, per i cittadini australiani presto diventerà realtà. Australia Post la società che gestisce il servizio postale nel paese, ha infatti annunciato l’avvio di un progetto in tal senso.

L’annuncio, per la precisione, è arrivato direttamente da Ahmed Fahour (nella foto in apertura), l’amministratore delegato dell’azienda, che ha spiegato che il programma ha come obiettivo l’impiego dei droni nella consegna di piccoli pacchi (nel video i primi test che sono stati condotti).

https://www.youtube.com/watch?v=NwtM-kSpPrI

Una scelta decisamente innovativa, che nelle intenzioni di Australia Post, riducendo drasticamente i tempi di consegna, intende agevolare sia i suoi clienti, sia le società che puntano sul commercio elettronico e lo shopping online, settori nei quali la stessa azienda ha investito molto negli ultimi anni per offrire tutta una serie di servizi. Senza contare, poi, i vantaggi che si otterrebbero nella consegna di prodotti particolarmente critici, come i farmaci.

Ma nei progetti dell’azienda, vi è anche l’idea in un futuro meno prossimo di impiegare i droni postini per la consegna della corrispondenza, soprattutto nelle aree rurali del paese, sconfinate lande con una densità abitativa molto bassa e dove spesso la distanza tra la strada e il cancello dell’abitazione o della fattoria è davvero notevole.

Passando dalle intenzioni ai fatti, la società ha annunciato che nei prossimi mesi cominceranno i test sul campo per valutare l’effettivo potenziale della tecnologia e la sua affidabilità, mentre le prime “prove cliente” saranno effettuate entro l’anno. Partner del programma è ARI Labs, una start-up di Melburne, proprietaria della tecnologia, che già in passato aveva collaborato con le autorità australiane sviluppando droni per la sorveglianza delle coste dagli attacchi degli squali. Il tutto con il controllo e la supervisione della Cafa, l’Autorità australiana per la sicurezza dei voli civili, che deve definire regole e protocollo per l’impiego di tali velivoli.

 

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