Arriva Jller, il robot geologo

Gli basta uno sguardo per ordinare in base a tipologia ed età un mucchio di pietre prelevate da un fiume. È Jller, un robot frutto di un progetto a metà tra le geologia storica e l’automazione industriale, nato dalla collaborazione tra Prokop Bartoníček, dello studio pebe/lab di Praga (Repubblica Ceca), che sviluppa progetti nel campo della tecnologia visuale e Benjamin Maus, Feld uno studio di progettazione di Berlino.

Specialità del robot è analizzare, individuare le caratteristiche dei ciottoli per poi ordinarli sulla base di tipologia ed età, ricostruendo così la storia di un corso d’acqua. Un lavoro che ha imparato a fare esercitandosi sui ciottoli prelevati vicino la città di Ulm dall’Iller, un affluente del Danubio che scorre nel sud est della Germania, e che segue molto velocemnte condderando in meno di due giorni ha analizzato oltre 7000 pietre.  Eccolo all’opera

Una macchina complessa

Per svolgere il suo compito Jller utilizza l’apprendimento automatico e la computer vision e si avvale di una piattaforma di 2 x 4 metri e di una pinza a vuoto industriale.

All’inizio di ogni ciclo, la fotocamera del robot scatta una foto delle pietre casualmente assortite per mappare la posizione di ogni singolo esemplare. Il sistema di computer vision elabora le immagini delle singole pietre, permettendo al robot di carpirne informazioni quali tratto dominante, composizione cromatica, caratteristiche strutturali, quali linee, strati, modelli, granatura texture superficiale, che vengono analizzati in base a un algoritmo che permette di organizzare le pietre in categorie predefinite.

Ricostruire la storia di un fiume

L’algoritmo di apprendimento automatico è stato infatti addestrato manualmente a riconoscere le caratteristiche di 30 diversi tipi di pietre, utilizzando come modello quelle del fiume Illner.

jller-1

Un sistema molto preciso, in quanto in un determinato fiume si trovano solo determinate tipologie di ciottoli e per quanto riguarda il fiume tedesco queste sono ben documentate e hanno fondamentalmente due origini: alcune sono il frutto dell’erosione di rocce alpine, portate dagli affluenti dell’Illner, altre sono pietre trasportate dai ghiacciai attualmente esistenti o che lo erano in epoche lontane.

Classificati tutti gli esemplari, Jller procede a organizzarle, prelevandole dalla loro posizione per allinearle in base a tipologia ed età, in modo molto rapido, grazie alla mappatura eseguita in precedenza, ricostruendo così la storia del fiume.

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