Gli Oscar del cinema ritornano alle origini per quanto concerne il look. L’annuncio ufficiale è stato dato a pochi giorni dall’edizione 2016 dello storico evento, in programma domenica 28 febbraio.
L’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, un pò a sorpresa, ha infatti annunciato che le più celebri statuette nell’ampio range dei riconoscimenti mondiali avranno un profilo diverso. Dopo oltre 30 anni non saranno più prodotte dalla Chicago R.S. Owens & Co, bensì dalla fonderia Polich Tallix di New York. La società si è ispirata allo stampo originale del 1928, nato sulla base di una scultura dell’artista George Stanley e prodotto, all’epoca, dalla C.W. Shumway & Sons. Fermo restando che gli Oscar manterranno la placcatura in oro a 24 carati e pure le dimensioni: 35 cm di altezza e un peso di circa quattro kg.
In questo video vediamo riassunta l’elaborata lavorazione
La Polich Tallix ha ripreso alcune peculiarità della scultura originale grazie alla tecnica delle scansioni digitali e delle stampanti 3D: un perfetto incrocio sinergico tra tradizione e tecnologie innovative. La soluzione 3D scelta è quella del sistema MultiJet Printer. Una volta conclusa la stampa, il nuovo prototipo dell’Oscar viene trasformato in una struttura in gomma dal quale gli artigiani realizzano le basi in cera per ogni singola statuetta. Ogni stampo in cera viene rivestito con un guscio di ceramica. Queste nuove forme vengono poi infornate a una temperatura superiore agli 800°.
Una maratona produttiva degna di una nomination (almeno)
Particolarmente articolati gli step successivi: dopo lo scioglimento della cera, la forma rimasta vuota è pronta per la successiva fusione in bronzo, cui seguiranno levigatura e finitura a specchio.
La copertura in oro viene realizzata da una società specializzata di New York, che infine passa la palla alla Pollich Tallix per la satinatura finale!
Una vera e propria maratona. Chissà se nella tradizionale valanga di ringraziamenti che come da tradizione risuoneranno al Dolby Theatre di Los Angeles qualcuno si ricorderà di volgere un pensiero ai tanti “attori” della filiera produttiva che vi abbiamo descritto…