Accordo di collaborazione fra Almawave e Vivisol per portare l’Intelligenza Artificiale nelle cure domiciliari. La partnership fra la società del Gruppo Almaviva specializzata nell’analisi del linguaggio naturale e nei servizi Big Data e Vivisol (società del Gruppo Sol), diventa – come riporta un comunicato congiunto – un “primo esempio di questo tipo a livello nazionale e si prefigge lo scopo di sviluppare soluzioni di Ai applicate alle cure domiciliari, nel più ampio obiettivo di favorire la deospedalizzazione e garantire al paziente un percorso terapeutico adeguato ed efficace all’interno del proprio domicilio“.
Almawave e Vivisol hanno già avviato una collaborazione a partire dallo scorso aprile nel progetto RicovAi-19, studio pilota con sperimentazione clinica volto al contrasto della pandemia da Covid-19, realizzato con Ospedali Riuniti di Ancona nel comune di Offagna. Questa progettualità, grazie al cosiddetto Indicatore di Stabilità Clinica (Ai-Csi) sviluppato da Almawave, ha permesso di monitorare costantemente e a domicilio 150 pazienti fornendo ai medici curanti uno strumento innovativo a supporto delle scelte clinico-terapeutiche. Ora le due società intendono “analizzare, studiare e sperimentare congiuntamente” prodotti e servizi utili a migliorare l’efficacia dei trattamenti domiciliari sul paziente, in particolare quello cronico o non autosufficiente, introducendo anche in questo ambito della sanità l’Ai-Csi“.
Frutto di un calcolo tramite appositi software e tecnologie, tale indicatore, spiegano Almawave e Vivisol, elabora i dati generati dalla rilevazione di oltre 60 parametri, tra cui ad esempio saturazione, temperatura, frequenza cardiaca e respiratoria, pressione sanguigna, e restituisce al medico curante un valore che sintetizza lo stato di salute del paziente. Applicato congiuntamente ad altre soluzioni cliniche, l’Ai-Csi può facilitare l’operato del personale medico e paramedico e, al tempo stesso, migliorare l’efficacia del trattamento e l’esperienza di cura domiciliare della persona.
Frutto di un calcolo tramite appositi software e tecnologie, tale indicatore, spiegano Almawave e Vivisol, elabora i dati generati dalla rilevazione di oltre 60 parametri, tra cui ad esempio saturazione, temperatura, frequenza cardiaca e respiratoria, pressione sanguigna, e restituisce al medico curante un valore che sintetizza lo stato di salute del paziente. Applicato congiuntamente ad altre soluzioni cliniche, l’Ai-Csi può facilitare l’operato del personale medico e paramedico e, al tempo stesso, migliorare l’efficacia del trattamento e l’esperienza di cura domiciliare della persona.
Il progressivo allungamento delle aspettative di vita unito ad un aumento delle malattie croniche, spinge Almawave e Vivisol “a investire in soluzioni che – attraverso l’Intelligenza Artificiale – offrano risposte inedite a nuove necessità e garantiscano innovazione ed efficienza al mondo della sanità, anche nell’ottica di ridurre le ospedalizzazioni e i conseguenti costi di sistema“.
Valeria Sandei, amministratore delegato di Almawave, si dice soddisfatta di “ampliare il rapporto di collaborazione con Vivisol e dimostrare che la sanità di oggi può ricevere un contributo straordinario dall’Intelligenza Artificiale. Ricercare e affinare soluzioni innovative, in parte già realizzate all’interno del progetto RicovAI-19, da applicare ad altri ambiti della cura della persona rappresenta una sfida che intendiamo perseguire a lungo, facendolo da protagonisti“.
“Le opportunità e le mission stesse del Pnrr – aggiunge Sandei – su questo fronte vanno in questa direzione e l’Ai, in coerenza con la più ampia necessità di digitalizzazione del Paese, ricopre un ruolo imprescindibile“.
Anche Claudio Petronio, Direttore Centrale Vivisol Italia, Sud Europa e Brasile, é sulla stessa lunghezza d’onda. “Siamo felici – afferma- di aver rinnovato la collaborazione con Almawave dopo i promettenti risultati di RicovAI-19 nelle Marche e contiamo che le nuove sperimentazioni che andremo ad attivare nei prossimi mesi possano far evolvere il Ssn, garantire ai pazienti percorsi di cura più efficaci e migliorare la loro qualità di vita. Se l’obiettivo del Sistema è far diventare la ‘casa come primo luogo di cura’, l’innovazione è uno degli elementi fondanti per il settore homecare e crediamo che l’Intelligenza Artificiale possa dare un contributo essenziale per ridurre la distanza tra ospedale e territorio, favorendo una presa in carico sempre più integrata del paziente“.