Una notizia macabra? Degna di un film dell’orrore? Solo se non si vuole vedere l’aspetto creativo, ma anche quello spirituale visto che parliamo di una nazione come la Cina dove il concetto di “morte” è profondamente diverso da quello coltivato nell’Occidente.
Ma qui ci occupiamo, ovviamente, solo della creatività, a maggior ragione se si parla di un’innovazione come la stampa tridimensionale. Succede che in Cina, a Shanghai, un’impresa di pompe funebri particolarmente creativa ha pensato di utilizzare la stampa in 3D per ricostruire le parti dei corpi di persone che hanno perso la vita in situazioni traumatiche con gravi lesioni. Incidenti stradali, decessi violenti in cantieri, o in casi di eventi naturali.
L’idea di base è quella di offrire un servizio aggiuntivo alla famiglia che vuole rendere l’estremo saluto al caro estinto pensandolo integro nella sua struttura fisica.
Nello specifico, la stampa 3D viene utilizzata dall’impresa Longhua per la ricostruzione di più strati tridimensionali di tessuto, che vengono applicati alle parti di corpi gravemente alterate.
Un ‘idea per gli sviluppatori occidentali della stampa in 3D
Dalla stampa 3D nascono anche gli impianti per i capelli e il servizio di make up per la ricostruzione del volto. Interventi che generalmente portano la salma ad avere un aspetto quasi simile alla versione della persona in vita.
Un business che in fondo specula sul dolore? Non per la mentalità cinese secondo il responsabile dell’impresa Liu Fengming: “Per i parenti è doloroso vedere i corpi di una persona cara mutilato o sfigurato; soprattutto nel corso della cerimonia commemorativa“.
Difficile che l’iniziativa possa essere mutuata dal mondo occidentale. Ma può suscitare l’interesse dei developers che lavorano sulle soluzioni di stampa più smart e innovative.