GoldFinger è il nome di un progetto di innovativa interfaccia uomo-macchina configurata per la gestione di comandi a distanza con il solo movimento di una mano.
Progettato dal Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale del Politecnico di Torino con la collaborazione del MIT (Massachusetts Institute of Technology di Boston), GoldFinger può essere definito un guanto hi-tech caratterizzato da componenti preposte alla trasmissione wireless alle macchine.
La soluzione è stata presentata alla comunità scientifica mondiale nel corso del convegno mondiale di micro-generazione tenutosi a Boston nella prima settimana di dicembre.
GoldFinger ha le parvenze di un normalissimo guanto da abbigliamento; presenta invece nella sua elaborata struttura interna varie componenti elettroniche e meccaniche (fili speciali, interruttori elettrici, ecc.)
Energia e comandi wireless con il solo movimento delle dita
La vera innovazione rispetto a altri simili prototipi è l’autoalimentazione: GoldFinger, infatti, ottiene energia elettrica dal movimento delle dita, senza il ricorso a un sistema di alimentazione esterno.
Con il suo peculiare funzionamento, il guanto del Politecnico di Torino può inviare comandi in modalità wireless a diversi tipi di macchine utilizzando l’energia biomeccanica derivante dall’arto umano.
Il software di tracciamento ottico sviluppata consente di interpretare i movimenti traducendoli nei comandi necessari al funzionamento di robot e altre realtà dell’IA.
L’interfaccia può essere utilizzata in diversi ambiti: da quello industriale per la gestione di impianti con distanze di sicurezza, a quello chirurgico come controller, fino a quelli connessi alla realtà virtuale per le rappresentazioni di ambienti di lavoro e degli incarichi assegnati alle varie professionalità.