Pleurobot è un androide che si ispira agli anfibi, muovendosi con disinvoltura sia in ambiente marino, sia sulla superficie di terra. Ricorda, nella configurazione, una salamandra!
Negli obiettivi dei suoi creatori presso l’ente di ricerca Swiss Federal Institute of Technology (Zurigo), il prototipo potrà aiutare i neuroscienziati a indagare su come il midollo spinale umano riceve i segnali dal cervello: monitorando soprattutto il modo di camminare di Pleurobot dietro specifiche stimolazioni. Si tratterebbe di un passo fondamentale per sviluppare innovative e efficaci terapie per i paraplegici.
ll suo funzionamento è riassunto in questo bel video distribuito dall’ente elvetico
Per configurare Pleurobot, i ricercatori svizzeri hanno studiato a fondo un elevato numero di tipologie di salamandra, per individuarne le peculiarità, in particolare a livello scheletrico.
Ricerca su midollo spinale umano, ma anche soluzione per soccorso in situazioni critiche
“La salamandra è un animale ‘chiave’ da un punto di vista evolutivo” ha affermato Auke Ijspeert, l’ingegnere repsonsabile del team di ricerca. “E’ un esemplare più vecchio di coccodrilli e dinosauri: è un anfibio. Quindi morfologia e forma del corpo ricordano molto i fossili dei primi vertebrati apparsi sulla terra. Studiando la salamandra abbracciamo dunque una finestra di tempo che ingloba tutti i discendenti dei vertebrati terrestri, compreso l’uomo“.
Ricerca su midollo spinale a parte, Pleurobot potrebbe essere utilizzato, nelle intenzioni dei suoi creatori, anche per applicazioni di ricerca e soccorso. Dotato di una vasta gamma di movimenti a causa delle sue molteplici articolazioni, il bot-salamandra sarebbe una soluzione per ricerche di sopravvissuti, per esempio, in un edificio crollato. A tale scopo, il team di ingegneri sta lavorando per realizzare una nuova versione di Pleurobot, più ridotta, che lo renderebbe ancora più idoneo in caso di calamità naturali.