Robot ispirati ai semi delle pianti, biodegradabili e capaci di realizzare il monitoraggio del suolo e dell’aria. È il nuovo progetto di ricerca I-Seed – finanziato con un contributo complessivo dell’Ue di 4 milioni di euro – che combinerà robotica bioispirata, materiali soffici e innovativi, e Intelligenza Artificiale.
I nuovi automi saranno autorobot in grado di agire come sensori per il monitoraggio dei parametri di salute del suolo, quali la presenza di inquinanti, e dell’aria, come i livelli di CO2, temperatura e umidità. Questi ‘semi intelligenti’, battezzati robot I-Seed, saranno biodegradabili, rispettando così l’ambiente. Il progetto sarà coordinato da Barbara Mazzolai, dell’Iit-Istituto Italiano di Tecnologia, e coinvolgerà 5 partner europei provenienti da Italia, Germania, Paesi Bassi e Cipro. Sul fronte italiano, oltre all’Iit, sono coinvolti anche l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna e l’Istituto sull’inquinamento atmosferico (Iia) del Cnr.
I-Seed è stato finanziato con un contributo complessivo di 4 milioni di euro dall’Unione Europea nell’ambito del bando Fet Proactive Environmental Intelligence 2020, volto a incentivare progetti di ricerca che delineino una strategia europea in merito a un sistema di intelligenza ambientale. Oltre ai partner italiani, il consorzio, coordinato dall’Istituto Italiano di Tecnologia, comprende il Leibniz Institute for New Materials (Germania), l’Università di Wageningen (Paesi Bassi) e Olyseus Innovations Ltd. (Cipro).