Ok, alzi la mano chi ha il privilegio di non essere mai molestato al telefono dai promoter commerciali di ogni tipo (telefonia, vacanze, assicurazioni, banche, ecc). E dirò di più: sempre più spesso mi capita di sentire di persone che invece di interrompere la telefonata si lasciano andare a spiritosaggini. Magari con l’intenzione di “umiliare” l’interlocutore dall’altra parte (quasi sempre giovani precari, cui in realtà dovrebbe andare la nostra comprensione).
Beh, costoro (i “creativi” della risposta) sono stati scavalcati da Roger Anderson, brillante esperto americano di telecomunicazioni. Anderson ha configurato un prototipo di IA robotica che con la voce mette in scena un inganno-beffa ai danni del povero addetto al telemarketing. Il progetto, che sta destando grande curiosità negli Stati Uniti, è denominato Jolly Roger Telephone Co.
Ecco un video con scritte-guida al progetto, dove la cosa più interessante è l’audio che descrive l’interlocuzione
Jolly Roger risponde alle chiamate e inganna l’addetto facendogli pensare che al telefono ci sia una persona in carne e ossa! Dopo qualche indecisione da parte dell’ignaro venditore (problemi di linea?) , il sofisticato algoritmo di Anderson continua nella sua beffa con affermazioni molto banali e plausibili, tipo “sì”, “come?”, “giusto?”, “quanto costa?”, e via dicendo con monosillabi in prevalenza. Il bello è che la voce meccanica può perfino rilevare, tramite algoritmo, quando un venditore è sospettoso! A quel punto innescherà una risposta talmente accomodante da poter riprendere la pantomima.
Installare il robot è molto semplice, seguendo le istruzioni che Anderson ha postato sul suo sito. Il nostro, per altro, non chiede compensi ma solo spontanee donazioni per i suoi progetti.
