Un anno circa per progettarlo, realizzarlo, e configurarlo: per Proteus 9-14, il robot ideato da Nicola Castelnuovo, giovane ricercatore della sede di Como della Facoltà di Scienze Ambientali è arrivato il momento del collaudo nella darsena di Villa Geno (Como). E’ il primo prototipo di androide subacqueo “filo-comandato”.
Chiusa la fase test, Proteus 9-14 consentirà di portare avanti ricerche con metodologia scientifica per monitorare numero e caratteristiche dei pesci che vivono in un bacino lacustre. A partire, naturalmente, dal lago della “natia” Como!
Nella darsena di Villa Gemo, in questi giorni, è lo stesso Castelnuovo a portare avanti i collaudi.
Configurazione per utilizzo da remoto
Anche il concetto di essere “filo-comandato” rimanda, come nella stragrande maggioranza delle innovative soluzioni robo-domotiche, a un efficace quanto agile utilizzo da remoto. Proteus 9-14 tecnicamente si configura infatti come androide “Rov“, vale a dire “remotely operated vehicle“. Un vero e proprio veicolo “sottomarino”.
E il suo nome? Facile: “papà” Castelnuovo lo ha costruito in collaborazione con l’associazione Proteus che ha sede a Villa Gemo.
I responsabili della struttura hanno così raggiunto un obiettivo fissato negli scorsi anni: elaborare un metodo scientifico per gli studi sulle faune ittiche del Lago di Como.