In principio, circa cinquant’anni fa, fu il progenitore del Bimby, nell’ambito dei robot da cucina: il Thermomix della Vorwerk Folletto, nacque grazie all’iniziativa di un cuoco con la passione per le zuppe che provò a riunire in un unico apparecchio le funzioni di cottura e miscelazione a caldo per cucinare salse e dessert.
Dopo diverse generazioni, i modelli si sono evoluti integrando sempre più funzioni. L’ultimo Bimby punta sulla connettività, racchiudendo in un unico design le caratteristiche di ben dodici elettrodomestici da comandare dal touchscreen. Sul display del robot compaiono le istruzioni per accompagnare passo dopo passo la preparazione di un piatto. Passaggi agili, come ben sanno i numerosi appassionati del Bimby.
Nel 2015 è stato invece lanciato il Vorwerk VR200 (al costo di 749 euro) considerato top di gamma della generazione di robot aspirapolvere anche per la possibilità di connettersi con altri device casalinghi, nel pieno rispetto della filosofia dell’Internet delle Cose. A breve pronto, secondo il recente annuncio dato dalla società tedesca, per una nuova versione.
Il nuovo modello sarà dotato secondo le indiscrezioni di una maggiore connettività. Il che sembra notevole, considerato quanto già riesce a fare l’odierno prototipo, a partire dal collegamento con lo stesso “bot chef“: VR200 si collega alla piattaforma internet delle ricette di Bimby dove l’utente può creare un profilo dove archiviare i suoi piatti in un unico cloud consultabile da più terminali.
Vedremo se all’insegna dello IoT il nuovo modello presenterà soluzioni ancora più “strabilianti” di quelle odierne: oltre alle feature già citate, ricordiamo che il VR200 si programma con display e pulsanti touch. E’ dotato di scanner laser per la mappatura della stanza e di ultrasuoni per l’identificazione degli ostacoli e di sostegni che gli permettono di salire sugli scalini affrontando il dislivello.