vigile-robot

Vigili robot a energia solare

Oggi accade a Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo, ma presto potrebbe diffondersi anche nei paesi occidentali: è il vigile-robot alimentato ad energia solare, realizzato da un team di ingegneri dell’Higher Institute of Applied Techniques di Kinshasa. I prototipi stati concepiti con un aspetto umanoide in modo da riprodurre lo stile dei veri poliziotti da strada. In più puntano sulle energie rinnovabili, in un paese dell’Africa che agli occhi dell’Occidente appare molto lontano da soluzioni innovative, nonché poco sensibile ai problemi ambientali ed energetici, di cui il resto del mondo si fa portavoce.

Due giganti vigili-robot sono stati posti in via del tutto sperimentale in alcuni degli snodi più congestionati della capitale, laddove manchino semafori e la quantità di veicoli quotidiana sia elevata. Pare inoltre che il numero di vigili urbani “umani” sia esiguo, tanto da non riuscire a coprire le normali esigenze quotidiane. I pedoni e automobilisti congolesi per adesso mostrano sia entusiasmo che scetticismo, come dimostrato da questo video diffuso dal network CCTV Africa

Gestualità da vigili dettata dall’energia solare

I robot congolesi sono alti 2 metri e mezzo, di metallo, hanno un aspetto umanoide, braccia meccaniche rotanti e luci distribuite sul corpo: una rossa sulla schiena e sul petto, ma anche una verde sul palmo delle mani.

Un altro aspetto estremamente innovativo riguarda l’alimentazione ad energia solare, tramite un sistema di pannelli fotovoltaici, in grado di sfruttare le caratteristiche del clima africano e convertirle in fonte energetica. La struttura è collocata in stile pensilina proprio sopra la testa del robot umanoide, per catturare meglio i raggi solari diurni.

I robot sono progettati in modo da funzionare come semafori, con segnali luminosi, ma allo stesso tempo sono dotati di movimento, grazie all’energia fornita dai pannelli e quindi sono capaci di sposare la gestualità dei loro modelli umani: busto che rotea, braccia che si allargano per far fermare gli automobilisti o che indicano alternativamente il verso della circolazione. Pare addirittura che siano in grado di parlare ai pedoni al momento dell’attraversamento della strada. Il loro funzionamento è assicurato per adesso 24 ore su 24, un dettaglio che alla lunga però non farà che lievitare i costi ed inasprire i toni.

 

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