UpSenses, i sensori per misurare la qualità della vita

Quando siamo all’interno delle nostre abitazioni non pensiamo che quegli ambienti così belli e confortevoli possono nascondere serie minacce per la nostra salute. Le più insidiose sono quelle legate alla qualità dell’aria, che potrebbe essere viziata o addirittura nociva a causa della presenza di sostanze inquinanti di diversa natura. Con l’obiettivo di rendere le case più sicure e salutari una start up trentina, UpSens, ha messo a punto un dispositivo che consente di misurare la qualità dell’aria, monitorando i parametri ambientali e rilevando l’eventuale presenza di inquinanti.

Il dispositivo, il cui nome è UpSens, è in realtà una vera e propria famiglia di prodotti, composta da una base, di colore bianca, nella cui parte alta si alloggiano i vari sensori. Questi sono di colori diversi, ognuno dei quali misura un determinato parametro e invia i dati alla base che provvede ad elaborarli. Il consumatore può scegliere, in base al tipo di contaminazione che intende monitorare, quale sensore acquistare e utilizzare.

Aria contaminata e inquinamento elettromagnetico

Al momento, trattandosi di un progetto ancora in sviluppo, la gamma di sensori comprende Air e Wave. Il primo è dedicato al monitoraggio dei composti organici volatili (Voc) che si possono sprigionare ad esempio da materiali come truciolati, materiali da isolamento, dalle stampanti dei computer o dal fumo di sigarette, il monossido di azoto, uno dei gas più tossici e nocivi che può essere liberato da piani cottura, caldaie, stufe, il livello di anidride carbonica, oltre a parametri quali temperatura e umidità.

UpSens 1

Wave, invece, permette di rilevare le fonti di inquinamento elettromagnetico. Questi sono generati dai vari dispositivi elettronici che ormai invadono le nostre case e, tenendo presente che l’intensità dei campi elettromagnetici aumenta quanto più ci si avvicina alla fonte, la corretta individuazione degli apparati che ne generano di più intensi ad esempio ci aiuterà a starne alla larga e a sistemarli nell’abitazione in posti, per quanto possibile, più lontani.

A questi due sensori nei prossimi anni se ne aggiungeranno degli altri. I piano di sviluppo, infatti, prevedono per i prossimi anni la messa a punto di sensori Dust, per il monitoraggio della qualità dell’aria outdoor, in particolare delle polveri sottili, e Rad, per misurare il livello delle radiazioni. A seguire arriveranno anche quelli per la misurazione delle proprietà organolettiche di cibi e bevande.

Un dispositivo stand alone

UpSens è stand-alone e, pertanto, funziona in maniera autonoma, permettendo di visualizzare tutte le misurazioni sul dispositivo. È comunque collegabile a smartphone, attraverso un dispositivo Bluetooth low energy, per visualizzare lo storico delle misure che vengono salvate in automatico nella base, e al Pc tramite cavo Usb. Un’app, sviluppata per sistemi Android e iOS, permetterà anche di condividere le informazioni sul portale della società, con l’obiettivo di realizzare una community di persone sensibili alla qualità della vita, che potranno anche accedere alle informazioni che altri utenti vorranno condividere.

Il sistema è alimentato tramite batteria, che ha un’autonomia di 48 ore e richiede circa 3 ore per la carica completa.

UpSens 2

UpSens sarà acquistabile nei canali tradizionali a partire da aprile del 2017, mentre sarà in preordine da novembre, con consegna prevista all’inizio del prossimo anno. La società infatti sul proprio sito (www.starsup.it) ha lanciato una campagna di crowdfunding con l’obiettivo di raccogliere 195.000 euro, che si concluderà tra tre mesi. Novità di questa campagna è che in vendita non è il prodotto, bensì quote della società, fino al 13%, per proseguire lo sviluppo dei nuovi sensori e sostenere le attività di marketing necessarie al lancio su grande scala del prodotto.

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