Un robot come ct della nazionale? In Belgio si apre il dibattito

L’idea non troverà particolari appoggi: in Belgio il calcio viene considerato “sacro”, quasi al livello di nazioni come l’Italia, la Spagna e la Gran Bretagna. A maggior ragione dopo i brillanti risultati della nazionale, caduta solo nei quarti di finale degli ultimi europei per mano del Galles di Gareth Bale.

Eppure la proposta della compagnia belga di sviluppo di App In the Pocket sembra irriverente principalmente proprio nei riguardi dell’ex commissario tecnico Marc Wilmots esonerato a sorpresa dopo l’Europeo. Quelli di In the Pocket hanno infatti sottoposto alla federcalcio belga l’idea – tutta da sviluppare – di un allenatore molto originale: un robot denominato – per gioco di parole – Wilbots e  programmato per scegliere e allenare i giocatori attraverso lo studio di migliaia di dati.

wilbotsIn definitiva un commisario tecnico costruito per lavorare secondo un approccio puramente analitico di studio dei dati! Per lo studio degli avversari e dei moduli di gioco difensivi e offensivi da applicare.

Per non parlare poi del rapporto con la stampa: Wilbots, nelle intenzioni dei developers, potrà interagire con i giornalisti senza problemi anche nel caso di una domanda un pò fuori luogo e forse senza la monotonia e i cliché un po’ ingessati della comunicazione sportiva.

Difficile che la Federazione Belga possa solo spendere una riflessione in tema. Ma varrebbe la pena che In the Pocket – provocazione a parte – prendesse in considerazione un esordio piu’ “umile”, magari a partire dalle categorie dilettantistiche. Di per se’ l’idea è anche intrigante. Non è infatti un’idea così peregrina che le scelte relative alle convocazioni, alla tattica e alle strategie di gioco possano essere determinate da modelli matematici analizzati dai computer.

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