Salvatore Cimmino è un atleta disabile non professionista che si sta allenando da mesi per un’impresa straordinaria in agenda per metà settembre: fare a nuoto, con una gamba sola, il tratto di circa 170 km che collega Cuba (L’Avana) con la Florida (Miami). Durata prevista circa 70 ore, e 100 chilometri in più rispetto alla New York Swimming Marathon da lui affrontata con successo nel 2014.
Il tutto per sensibilizzare le istituzioni italiani riguardo al tema della disabilità e la ricerca a essa correlata. Al suo fianco Cimmino, originario di Torre Annunziata, ha la società Finmeccanica per la quale lavora dal 1988. Ma per la parte tecnologica i suoi supporter sono due importanti centri di innovazione italiani con i rispettivi ricercatori: l’Università Campus Bio-Medico di Roma e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
I sensori che trasferiscono dati e informazioni in tempo reale
Ogni singolo passo della sfida, dagli allenamenti di questi mesi fino all’ora X di settembre, è costantemente monitorato dalle soluzioni tecnologiche studiate dai bioingegneri dei due istituti: sensori magneto-inerziali inseriti sul retro degli occhialetti, per ottenere dati e parametri relativi alla prestazione motoria (lunghezza del percorso, frequenza respiratoria e delle bracciate, efficienza delle medesime).
E ancora: un cardiofrequenzimetro innestato in una fascia toracica deputato al controllo del battito cardiaco, più altre soluzioni pensate per restituire in tempo reale le informazioni sia sulle performance motorie che sul funzionamento dei parametri vitali.
I ricercatori stanno anche pensando di programmare uno streaming in tempo reale delle informazioni acquisite sfruttando la connessione di tipo radio-satellitare fornita dalle imbarcazioni cui Cimmino si appoggia.