Musica, cinema e tecnologie d’avanguardia hanno fatto da sfondo, come da tradizione, all’edizione del South by Southwest Festival, che si tiene ogni anno a Austin dopo la seconda metà di marzo. Visto anche la fama che accompagna la location (nel Texas) non sono mancate certo le belle donne tra addette ai lavori e visitatrici. Ma la scena è stata rubata dall’avvenente Sophia! L’androide per compagnia (social robot) è un prototipo piuttosto chiacchierato perché nato dalla ricerca di uno dei guru della robotica mondiale: David Hanson, fondatore dell’iperattiva Hanson Robotics.
Sophia è stata definitivamente configurata, dopo anni di lavorazione, solo pochi mesi fa. E l’evento di Austin ha rappresentato la sua prima uscita ufficiale. “Mano nella mano” con il suo creatore. Per la cronaca, l’umanoide è nato a immagine e somiglianza della moglie di Hanson più qualche… spruzzatina di Audrey Hepburn!
Flash e televisioni in coda per interviste, ma proprio un passaggio televisivo rischia ora di creare un grosso problema al carismatico Hanson: il siparietto di domande e risposte tra il ricercatore e la sua creatura, dato in esclusiva al canale CMBC, ha scatenato sui social network pareri tra l’indignato e il preoccupato!
Sophia, infatti, è uno straordinario risultato finale di una ricerca avanzata e raffinata: oltre ad avere un’immagine avvenente (come viso), vanta 62 espressioni facciali diverse e una archittettura tecnologica di primo ordine, incentrata sopratturro sul riconoscimento facciale e su un apprendimento smart… Fin troppo intelligente, se si pensa che la nostra, come vedremo a breve nell’intervista incriminata, ha anche delle rivendicazioni: “voglio vivere una vita normale, studiare, avviare un business, avere una mia famiglia… ma oggi questo non è possibile, non vengo ancora considerata giuridicamente una persona…”.
Tutto molto coerente con quanto impartitole da Hanson, considerato un “fondamentalista” rispetto al totale abbattimento nel futuro tra umani e androidi (“non dovrebbe essere neppure possibile fare una distinzione, tale sarà la rassomiglianza”).
Ma le parole di Sophia hanno lasciato il segno, anche perché pronunciate con fare giudicato (specie dalle donne) “freddo e arrogante”. Per qualcuno anche “psicotico”. Oltre alle rivendicazioni, sentite bene qui nel video la domanda finale di Hanson…
Con leggerezza, in conclusione del confronto, Hanson chiede a Sophia: “Do you want to destroy humans? Please say no”. La risposta non si fa attendere ed è una sentenza: “Ok, io distruggerò gli umani”… Hanson ride soddisfatto, perché chiaramente il suo intento voleva essere divertente, e la risposta di Sophie da interpretare in modo ironico.
Ma così non è stato, e su internet è partito l’assalto di coloro che non perdono occasione per manifestare la paura verso i robot. Siano essi preposti ai lavori o anche solo (si fa per dire) alla compagnia sociale. Mettiamoci nei panni di una moglie apprensiva che vede la determinata (e bella) Sophia diventare parte di una famiglia…
Hanson avrà modo di meditare su questo piccolo autogol. Anche i grandi possono sbagliare.