E dopo i robot medici, non potevano di certo mancare i robot infermieri. L’idea è italiana, più precisamente della start-up Pillo-Health, fondata dal genovese Emanuele Musini, con una sede a Cornigliano (Genova) e un’altra a New York, quest’ultima scelta perché il primo mercato al quale si punta per l’innovativo robot, che si chiama Pillo, è quello americano.
Ma chi è Pillo e che cosa fa? È un piccolo robot sviluppato per prendersi cura di tutta la famiglia, aiutando le persone a gestire meglio la propria salute. Il robot ricorda quando prendere le medicine, erogandole nel dosaggio e all’orario giusto, aiuta a scegliere la corretta alimentazione e fornisce anche consigli sull’attività fisica per mantenersi in salute.
Si prende cura di tutta la famiglia
Il piccolo infermiere esegue tutto ciò, e altro ancora, con grande precisione. Grazie al sistema di riconoscimento facciale, è in grado comprendere chi ha di fronte, ricordandogli di prendere le pillole, se lo ha dimenticato, ed erogandogli quelle giuste e perfino ordinarle quando stanno per finire. Le pillole sono conservate nella sua testa, dove è presente un apposito contenitore per farmaci, e vengono erogate direttamente nel bicchiere presente alla sua base. Attraverso il riconoscimento vocale, poi, può rispondere a domande, ad esempio su quale alimento abbia meno calorie, ecc, mentre mediante il display presente sul suo viso può mettere direttamente in contatto il paziente con il suo medico. Inoltre, si connette ai dispositivi indossabili, come gli smartwatch, per tenere sotto controllo e valutare condizione fisica e salute, e a dispositivi domestici intelligenti per raggiungere il suo assistito con le sue notifiche. Il tutto reso ancora più smart dall’intelligenza artificiale che consente a robot di imparare di continuo dall’esperienza familiare. Eccolo nel video di presentazione
Un prezioso assistente
Insomma, un piccolo assistente utilissimo per persone di ogni età, ma anche per rendere più fluido ed efficiente il lavoro di medici e di ospedali. Non a caso il progetto del robot infermiere, lanciato due anni fa attraverso una campagna di crowdfunding, ha riscosso immediato successo. E non solo presso i potenziali utilizzatori finali del robot, ma anche presso grandi realtà industriali: la campagna di ricerca fondi ha fatto registrare in un solo mese oltre 130.000 pezzi venduti, raccogliendo più di 7 milioni di dollari di finanziamenti tra gli investitori stranieri, tra i quali aziende del calibro di Black&Decker.
Un mercato enorme
Del resto il potenziale mercato del robot è davvero enorme, se si considera che solo negli Stai Uniti sono oltre 125.000 i decessi che si registrano ogni anno a causa di medicinali presi in modo sbagliato o addirittura non presi. Inoltre, obiettivo dell’azienda è non limitare la vendita al consumatore finale, ma cercare partnership con ospedali, case di riposo, centri di ricerca e tutte le realtà che hanno bisogno che i pazienti da casa seguano rigorosamente le cure prescritte. Come aree geografiche, invece, Pillo ha al momento gli Usa come suo principale mercato, ma il robot infermiere sta riscuotendo grande interesse in Corea del Sud e Giappone, dove l’azienda lancerà a breve una serie di progetti pilota. Per vederlo nelle case italiane, però, occorrerà aspettare il 2019.