“Immaginate di poter stampare oggetti tridimensionali direttamente dallo smartphone per soli 99 dollari”. Promette meraviglie Olo, il progetto di stampa 3D messo a punto dal genio di due italiani, Filippo Moroni e Pietro Gabriele.
E in effetti si tratta di un progetto davvero geniale, dove tutta una serie di peculiarità, quali accessibilità, facilità d’uso, dimensione e peso ridotto, oltre al funzionamento tramite smartphone e al costo davvero contenuto, si trovano perfettamente coniugate. Peculiarità che non sono passate inosservate, come mostra il successo ottenuto al World Maker Faire di New York lo scorso ottobre, dove ha vinto l’Editor’s Choice Award.
Successo replicato anche sulla community Kickstarter, dove la campagna di finanziamento, che scadrà tra una ventina di giorni, ha già raccolto più di un milione di dollari, a fronte di un obiettivo iniziale circoscritto a soli 80.000 (obiettivo raggiunto e superato nei primi 33 minuti).
Come funziona
Frutto di un lavoro di sviluppo durato oltre due anni, la stampante Olo 3D si presenta come un piccolo box, dal design elegante, dal peso di 780 grammi e dalle dimensioni di 172 x 115 x 148 mm.
La tecnologia alla base del dispositivo è la stampa Digital Light Projection printing, che solitamente usa fonti luminose costose o laser per indurire la resina plastica con la quale vengono costruiti gli oggetti.
In questo caso, invece, la sorgente luminosa è costituita dalla luce fornita dallo schermo dello smartphone. In pratica, lo smartphone viene posizionato nella parte bassa del box e la luce da questo fornita psssa attraverso una lastra polarizzata che permette di indirizzarla colo verso l’alto, in modo da andare a colpire le speciali resine, Daylight Resins, sensibili alla luce e disponibili in diversi colori (rosso, giallo, blu, nero, celeste, ambra, fornite in flaconi da 100 ml) e gradi di consistenza (dalle più flessibili alle più rigide).
La resina è contenuta in una vaschetta dal fondo trasparente e una volta raggiunta dalla luce si indurisce in uno strato sottile. Dato che il piano di costruzione si muove lentamente verso alto, i diversi strati si accumulano, formando così l’oggetto stampato, come si vede nel video di seguito.
https://www.youtube.com/watch?v=kFNPyS97uBQ
Lo smartphone si trasforma in stampante
Olo 3D funziona con smatrphone di qualsiasi dimensione e marca, sul quale occorre solo scaricare l’apposita app, disponibile per sistemi operativi Android, iOS e Windows.
Molto semplice da utilizzare, basta selezionare l’oggetto da stampare, caricare la resina e il dispositivo procede da solo, può raggiungere una risoluzione di 32 micron e dispone di un volume di stampa di 400 cm3. Il progetto di stampa da realizzare può essere scelto tra i modelli 3D proposti nella libreria della stessa app, preso da internet, sviluppato con qualsiasi software di modellizzazione o con programmi free di scansione 3D, tra cui Autodesk 123D Catch.
Altro aspetto rivoluzionario di Olo è che si può portare ovunque: al peso ridotto e alla leggerezza si unisce il fatto che è alimentata da 4 batterie AA standard, mettendo davvero la stampa 3D a disposizione di tutti.