Marzio Grattieri nuovo direttore generale di B&R Automazione Industriale

Dal prossimo 1 agosto Marzio Grattieri sarà il nuovo direttore generale di B&R Automazione Industriale, la filiale italiana di B&R, oggi parte del gruppo ABB.

Contestualmente, la società ha ufficializzato la promozione di Luca Galluzzi al ruolo di CSO, ovvero direttore vendite globale di B&R. Dopo essere stato tra i creatori della filiale italiana, Galluzzi lascia così il ruolo di direttore generale Italia a Marzio Grattieri, “che è stato con lui uno delle anime dell’azienda“, riporta un comunicato.

In B&R dal 1990, quando il nostro fatturato era di zero lire insieme a Luca Galluzzi e a tanti talenti, abbiamo reso l’Italia il secondo mercato mondiale per B&R e siamo diventati un’azienda di riferimento per l’automazione dei processi produttivi del nostro Paese”, ha dichiarato Grattieri.

Un successo a cui il nuovo direttore generale ha contribuito in modo determinante negli ultimi 15 anni, in cui ha avuto responsabilità commerciali registrando una crescita media del 20% anno su anno, che non si è fermata nemmeno nel 2019.

Certo le incertezze del futuro dettano anche nuove sfide, che non sembrano però spaventare Grattieri: “Non è un momento facile, ma so di essere alla guida di una grande squadra, che ha già superato con successo una serie di crisi nazionali e internazionali. Il fatto stesso che, in questi mesi, non ci siamo mai fermati, ma abbiamo addirittura acquisito nuovi clienti, mi fa guardare con ottimismo al prossimo futuro”.

L’innovazione tecnologica rimane ovviamente il vanto di B&R, che ha ulteriormente arricchito la propria offerta in seguito all’acquisizione di parte di ABB e all’integrazione tra le soluzioni di trasporto intelligente ed i robot, oltre che con i sistemi di visione intelligente.

La tecnologia, però, non può prescindere dalle persone. E lo stesso Grattieri ha sottolineato come verrà potenziato il processo di crescita interno, che da sempre rappresenta un plus di B&R: “I tecnici che selezioniamo partono dall’Engineering Camp, tre mesi di intensa formazione in casa madre, per poi continuare nel percorso di crescita professionale con la formazione continua. Ciò porta ad avere talenti che poi ricoprono ruoli importanti in azienda. Questa modalità operativa sarà mantenuta e potenziata. La tecnologia e l’innovazione sono importanti, ma non bastano. La concorrenza è agguerrita, ma sono le persone a fare la differenza e io voglio investire sulle persone”.

 

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