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L’avatar in corsia per la diagnosi da remoto

Nel nuovo reparto di Elettrofisiologia e Aritmologia del Policlinico di San Donato (Milano) sono stati ufficialmente presentati due robot supertecnologici alti circa un metro e 70cm: sono gli Rp-Vita realizzati dal colosso iRobot. Ognuno dei due super-bot è una sorta di “avatar” che permette ai medici e ai chirurghi di monitorare una determinata situazione anche da lontano: tramite un tablet, il professionista può infatti manovrare l’avatar a distanza, “anche dalla sala d’attesa di un aeroporto” – ha affermato il primario del nuovo reparto, Carlo Pappone.
I due robot dell’equipe hanno fatto la loro prima comparsa in pubblico ieri, in un collegamento video con la platea durante l’inaugurazione del reparto. Alla presenza, fra gli altri, del Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, e del presidente del gruppo ospedaliero San Donato, Paolo Rotelli. Il comando lo sceglie il medico e le braccia meccaniche del robot, le webcam di cui sono dotati, diventano le braccia e gli occhi del camice bianco.

Robotica di alto livello al servizio del progresso in ambito ospedaliero

I due robot rappresentano una nuova frontiera nella gestione del rapporto con il malato, in cui è richiesta sempre più competenza e un intervento immediato del medico in circostanze critiche.

RP-VITA-(22)-1343121273152Al posto della testa, infatti, c’è uno schermo sul quale compare l’immagine del dottore che prende in prestito il loro corpo fatto di circuiti e bulloni “per interagire con il malato e ‘visitarlo da remoto“, spiega Pappone. In qualsiasi parte del mondo si trovi e solo impugnando un semplice tablet. Eseguendo, passo passo, tutte le procedure: manovrando il robot, il medico può vedere gli esami e la cartella clinica del paziente, dialogare con i suoi collaboratori ed essere in sala operatoria, interagendo con i macchinari (come schermi magnetici, sonde, cateteri) usati per intervenire sul malato.

E se i robot in camice per 20 minuti non ricevono alcun comando, innescano la retromarcia e si mettono al muro in carica. Un grande investimento per il Policlinico San Donato, primo a livello nazionale per numero di interventi cardiaci e per questo riconosciuto come Irccs (Istituto di ricerca e cura a carattere scientifico) dal ministero della Salute: sui due robot, e i laboratori tecnologici del nuovo reparto dove questi saranno usati, l’ospedale ha investito 25 milioni.

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