E arrivò anche il momento del romanzo scritto da un robot! La notizia proviene dal Giappone e racconta il grande risultato ottenuto da un gruppo di ricercatori della Future University di Hakodate che ha configurato una IA robotica con senso della narrazione.
Lo scritto “The Day A Computer Writes A Novel” (titolo volutamente autoreferenziale) ha brillantemente passato le selezioni del Nikkei Hoshi Shinichi Award, il più importante contest letterario del Giappone. La giuria del premio era all’oscuro dell’identità del bot writer, dando per scontato che la firma fosse quella di un “umano”. Del resto i ricercatori universitari, nella loro provocazione intellettuale, non hanno violato alcuna regola della manifestazione.
Satoshi Hase, romanziere e capo giuria dell’Award, ha definito “The Day A Computer Writes A Novel”, “un romanzo ben strutturato. Chi lo ha scritto deve solo migliorare nella descrizione dei personaggi”.
L’IA, in definitiva, si è fermata a un passo dalla rappresentazione più profonda dell’animo umano, ma è riuscita a dare alle parole un senso armonico nella loro successione.
Naturalmente il ruolo dei ricercatori è stato fondamentale per la partenza del progetto, fase nella quale hanno scelto parole e frasi da un scritto già pubblicato. Oltre al canovaccio di base della trama e i personaggi. L’IA, tramite computer, ha poi fatto il resto.
“Il computer, dando priorità alla ricerca della propria felicità, decise di non lavorare più per gli umani”: con questo epitaffio il robot chiude il romanzo. E idealmente apre la strada a un seguito tutto da scrivere. Con la “felicità” dell’IA come nuovo e affascinante tema da esplorare…